The Bear è la serie tv sviluppata da Christopher Storer disponibile nel catalogo di DisneyPlus. “L’orso” a cui fa riferimento il titolo è puramente metaforico e scaturisce dalla versione slang del cognome del protagonista, un giovane cuoco americano di origini italiane. Il fulcro della scena è al “The Original Beef of Chicagoland”, una paninoteca all’interno della quale assistiamo allo tsunami di tormenti di Carmy Berzatto, conosciuto anche con il soprannome di “The Bear”, lo chef vincitore del premio James Beard al centro della storia.

Otto puntate realizzate dalla FX che ci portano a vivere tutto quello che succede nella cucina di un pub nei sobborghi di Chicago, in uno stato di apnea, immersi totalmente nella nevrosi di una narrazione concitata ed ansiogena, dai ritmi serratissimi. “Carmy” Berzetto, interpretato da un bravissimo Jeremy Allen White (Lip di Shamless), è uno chef che ha raggiunto le vette più alte della cucina, trovandosi giovanissimo a dirigere uno dei ristoranti più prestigiosi al mondo. Quando suo fratello maggiore Mikey si suicida, però, Carmen torna nella sua città natale per dirigere il piccolo locale ricevuto in eredità: un pub che per la sua famiglia ha sempre significato molto, nel bene e nel male. La sua brigata è formata da tante personalità borderline composta da amici, familiari e dipendenti. Carmy si butta in questa nuova avventura logorato dai suoi fantasmi. 180 minuti totali, distribuiti in otto episodi da divorare in sequenza, senza interruzioni. I dialoghi sono serrati, assurdi, caustici ed intensi, molto fisici come la regia che indugia in alcune inquadrature strette, quasi schizofreniche. Fin da subito appare evidente che Carmen veda nella cucina “The Original Beef of Chicagoland” lo strumento per superare quanto accaduto al fratello: portare al successo un ristorante sull’orlo del fallimento come forma di riscatto e per dimostrare che la lontananza dalla famiglia non sia stata la causa della morte del fratello. La debolezza di una mente costantemente occupata a cercare il perché in un gesto inspiegabile è il filo conduttore delle otto puntate di The Bear. Chicago è la coprotagonista della serie, con le sue regole, le sue storture e la sua gente. Il finale è particolare, molto simbolico e totalmente fuori dagli schemi. Una serie da guardare, meglio se tutta d’un fiato.