Auguri Poz! Festeggiare il tuo compleanno il giorno dopo l’eliminazione non deve essere stato un granché. Ti ho sempre adorato e credo che questa nuova veste di coach della Nazionale ti stia un po’ stretta. Devi contenerti e non fa per te, ma almeno sei allenato dopo un anno al fianco di Ettore Messina all’Olimpia Milano.
Ho un debole per Pozzecco e quindi tutto quello che scriverò non sarà frutto di lucidità razionale, ma delle emozioni che ci ha fatto vivere per tutta la sua carriera di giocatore, ma anche di quello che ha fatto da allenatore. A Sassari era perfetto, a Milano contenuto, con l’ItalBasket trattenuto. Oggi il Poz ha compiuto 50 anni, un’età importante, in teoria gli anni della maturità. Non avrà organizzato grandi festeggiamenti dopo l’eliminazione di ieri agli Europei contro la Francia ai Quarti di Finale. Sicuramente gli brucerà ancora, anche perché la sconfitta è stata immeritata e i fischi finali del terzetto arbitrale sono stati quantomeno discutibili e tutti pro Francia. Ha scritto un libro, se è stato lui a farlo, dove descrive la sua carriera e tutte le sue follie, quelle che ci hanno fatto innamorare di lui. Clamoroso è anche il fatto che dopo aver smesso si sia messo a fare l’allenatore, lui che è stato croce e delizia di tutti i suoi coach. I risultati sono anche arrivati e quando la Fip lo ha chiamato per sostituire il suo “papone” Sacchetti c’è stata grande sorpresa. “Volevo diventare il tecnico che avrei voluto che mi allenasse, credo di esserci riuscito”. L’allenatore ideale per i giocatori, speriamo anche per la Federazione. Ma oggi non bisogna pensare al passato, ma godersi il presente. Pozzecco ha sempre saputo godersi il presente e bersi la vita sempre tutto d’un fiato, senza sorseggiarla. Il Poz è anche una filosofia di vita ed io vorrei seguirla. Vivere al massimo, spingendo sempre sull’acceleratore. Auguri Gianmarco, anche se stasera so che berrai per dimenticare e non per festeggiare!