
Come se non avesse mantenuto le promesse. Il titolo ed il battage pubblicitario sembravano garantire bene, però c’è un senso di incompiuto e di sospeso in Promises, il film diretto da Amanda Sthers, visibile su Prime Video, che racconta le tappe della vita di un uomo, Alexander, interpretato da Francesco Favino, che ha avuto un passato complicato sempre in lotta con i ricordi e le occasioni perse. Alexander prova a vivere una vita serena con la sua famiglia, la moglie e la loro bambina. Eppure questa serenità viene meno quando incontra Laura (Kelly Reilly), una gallerista d’arte prossima al matrimonio. Il loro incontro è dettato dal destino, condizionandone l’intera vita. Nonostante quello che provano l’uno per l’altra sia un sentimento concreto e tangibile, la vita ha riservato loro altro. Film di sguardi, silenzi, dialoghi anche sottesi.
Alexander vede nel trascorrere del tempo: riscopre la sofferenza vissuta durante l’infanzia, i momenti di felicità, le amicizie che a seconda delle occasioni possono trasformarsi da fedeli a dolorose, il fallimento del matrimonio e rivive soprattutto il puro amore, quello vero che non è stato in grado di afferrare. I due protagonisti, sospesi nelle decisioni della vita, si consumano nel loro stesso sentimento che non è mai vissuto appieno.
Promises tratta la passione che rende vivi e ci accompagna per tutta la nostra vita. L’opera racchiude anche l’importanza e la necessità dell’amicizia che fa sentire meno soli durante le fasi della vita. Tema ricorrente è la nostalgia che ci lega ai momenti più significativi della nostra esistenza. Purtroppo nel film sceneggiato dall’autrice francese Amanda Sthers sulla base del suo romanzo omonimo, si respira una storia troppo spezzettata in un via vai disarticolato fra passato e presente, con salti troppo frequenti nel passato che ne bloccano la fluidità. Come se le emozioni fossero sospese. Insomma ci sono dei buchi e dei piccoli inciampi che non lo rendono fluido, però tutto sommato è da vedere.