Fa piangere. O almeno è davvero difficile non piangere con il nuovo film di Paolo Genovese adesso visibile anche sulla piattaforma OTT di Prime Video. Il regista ci vuole dimostrare che i veri Supereroi non sono quelli della Marvel ma le persone che riescono a districarsi tra gli ostacoli che pone la vita. Un dramma sentimentale, con Alessandro Borghi e Jasmine Trinca che giocano con il tempo. Venti anni di un amore raccontato in maniera rapsodica. Come se fossero delle luci ad intermittenza che illuminano lo schermo. Avanti ed indietro nel tempo, in maniera frenetica con i protagonisti sempre uguali e non scalfiti dal passare inesorabile dei giorni, ma identificabili nei vari salti spaziotemporali solo attraverso una barba in più o un taglio di capelli leggermente più corto. I supereroi sono quelli che ce la fanno e quelli che non si piegano rispetto agli avvenimenti della vita, ma sono le persone che riescono a riportare la barca in porto, nonostante le tante burrasche. Le coppie che restano in piedi nonostante l’usura, la noia, i tradimenti, l’amore, il dolore sono da portare ad esempio.
Rimanere insieme è il superpotere più grande di tutti. Questo il messaggio che cerca di trasmetterci Paolo Genovese che già aveva fatto centro con Perfetti Sconosciuti e The Place. Supereroi è tratto da un suo romanzo, ed anche se il regista cade nella tentazione di riportarlo sulla pellicola in maniera troppo fedele all’originale; è da apprezzare comunque il tentativo di giocare sui diversi livelli del racconto. Il rapporto tra le persone, le dinamiche complicate e le scelte. Scelte che condizionano il futuro. Non errori, ma solo scelte. Questa volta il montaggio è frenetico e nervoso, a tratti spiazzante. Forse nel tentativo di tenere sempre alta l’attenzione. Anna e Marco sono una coppia meravigliosamente male assortita per le clamorose diversità di attitudini, di approccio alla vita, di temperamento. Alessandro Borghi fa la differenza. A Jasmine Trinca è affidato il personaggio di una fumettista irrequieta e di successo con una madre attrice, Elena Sofia Ricci ed un’amica fidata e scombinata (Linda Caridi). Azzeccata la scelta delle musiche, Lucio Dalla e Loredana Berté accompagnano il racconto, mentre la canzone di Ultimo chiude il film con la sua mielosa tristezza e la sua canzone scritta e disegnata proprio per calcare il sentiment del film.
Supereroi non ha una struttura classica, alle volte è spiazzante con i suoi innumerevoli viaggi nel tempo. Avanti ed indietro. Venti anni. Con troppi balzi temporali lo spettatore può smarrirsi e fatica ad orientarsi nel gran marasma temporale. Jasmine Trinca è perfetta per il personaggio. Quello che ti rimane cucito addosso è quella tristezza scomposta che ti accompagna per tutta la durata. Va visto, ma con la giusta distanza.