Lasciarsi un giorno a Roma, il film Sky Original in onda su Sky Cinema dal primo gennaio, racconta la storia d’amore di Tommaso, scrittore di successo, e Zoe (Marta Nieto) brillante game designer (ammesso che sappia di che lavoro si tratti). Il tramonto di un legame è quasi sempre un’anomalia nella narrazione del panorama cinematografico. Meglio raccontare amori che nascono rispetto a quelli che finiscono. Edoardo Leo ci mostra le sfaccettature dei rapporti interpersonali, del loro sviluppo e dei loro intrecci. Lasciarsi un giorno a Roma ci fa riflettere e parteggiare, ci fa schierare rispetto alla gestione della fine di una relazione che si sta consumando.
Manca il c’era una volta ed il e vissero felici e contenti. Ma c’è un racconto dolceamaro, doloroso, a volte divertente di come quello che nasce e sboccia può anche appassirsi. Il racconto di come la vita possa riservarti sorprese inaspettate, ma in negativo. Leo dirige un film raffinato dimostrando grande maturità autoriale. In parallelo c’è anche la descrizione di un altra crisi di coppia: Stefano Fresi e Claudia Gerini, rispettivamente vice-preside di un Liceo e Sindaca della Capitale che non sanno gestire le loro dinamiche affettive. In Lasciarsi un Giorno a Roma ci sono i sentimenti e l’aggrapparsi a qualcosa che sta sfuggendo tra le mani. Il tutto raccontato in maniera da provocare trasporto ed il desiderio di schierarsi, di parteggiare per uno o l’altro dei protagonisti. I romantici che parteggiano per il superamento delle crisi ed i cinici che si schierano per la fine dell’amore. Una disperazione soffusa ed una tristezza sorridente sono gli ingredienti giusti per raccogliere il giusto consenso per un film che merita di essere visto anche perché ha una colonna sonora di grandissimo livello.