Non voglio influenzare i giudizi e dire che metterei un 6 di stima al nuovo film scritto e diretto da Adam McKay e fruibile sulla piattaforma Netflix a partire dalla vigilia di Natale. Don’t Up Look è la pellicola del momento ed ha già diviso in maniera abbastanza netta i suoi spettatori. I luoghi comuni cinematografici dicono che più il cast è stellare e più il film potrebbe essere una delusione. Però non sono così estremo nel giudizio e dico che il film uscito su Netflix da pochi giorni è un utile spunto di riflessione. Gli attori sono pazzeschi e Leonardo DiCaprio dimostra tutto il suo mestiere ed il suo talento. Jennifer Lawrence è deliziosa.

In effetti la storia di “Al lupo al lupo” la sentiamo dai tempi delle elementari e questo film la riporta ai giorni nostri con tutti gli annessi e connessi di un’epoca dove ormai conta tutto ed il contrario di tutto e dove la scienza è messa alla stessa stregua dell’astrologia. In termine tecnico sarebbe una dark comedy condita da una splendida ironia di fondo con Leonardo DiCaprio, Jennifer Lawrence, Meryl Streep, Jonah Hill, Timothée Chalamet, Cate Blanchett, Mark Rylance, Ariana Grande, Michael Chiklis, Tyler Perry, Ron Perlman, Himesh Patel, Paul Guilfoyle e Melanie Lynskey. Solo a leggere i nomi degli attori si dovrebbe fare una corsa a vederlo e credo che questo sia l’effetto voluto dai produttori calcolando che il cachet di DiCaprio è di 30 milioni di dollari e quello della Lawrence intorno ai 25. Il film poi ha una morale e cerca di lanciare un messaggio. Viviamo in una società dove chi fa scienza è messo in discussione ed alla berlina e dove conta più il fumo che l’arrosto. Rispetto ad altri film catastrofici sulla fine del mondo non si respira l’isterismo dell’ultimo minuto, non c’è nessuna corsa a salvarsi il culo. Critica severa anche al mondo della politica che non sa affrontare i problemi e critica ai nuovi guru della tecnologia filosofica alla Elon Musk o alla Bill Gates. La satira è usata nel tentativo di sensibilizzare gli animi di chi guarda il film.

A mio avviso la forma è discutibile e se abbandoniamo la voglia di trovare delle verosimiglianze rispetto a una situazione che realmente potrebbe verificarsi quello che non mi convince è lo sviluppo della storia in questi confini molto delineati della commedia, satira, fantascienza e noir.