Insigne ha sbagliato tre rigori in questa stagione, nessuno dei tre decisivo ai fini del risultato, gli errori fortunatamente non sono costati punti al Napoli che viaggia a gonfie vele in campionato con otto successi in otto partite. Lorenzo era considerato un rigorista freddo ed affidabile, poi nella passata stagione dopo l’errore dal dischetto contro la Juve in Supercoppa si è parlato a lungo della sua idiosincrasia dagli undici metri solo contro i bianconeri. Poi come una sorta di karma arrivò il rigore decisivo contro la Juve in campionato che regalò i tre punti agli azzurri con questa sorta di maledizione che sembrava essersi annullata. In questa stagione però le cose non si stanno mettendo per il verso giusto. Tre errori su quattro: Venezia, a Firenze e contro il Torino, che si uniscono alla realizzazione contro il Cagliari. 25%, percentuale scadente.
Insigne va sostituito dal dischetto? La domanda è legittima, i tifosi se lo chiedono, e gli addetti ai lavori pongono i riflettori sulla questione. Spalletti nel post Napoli-Torino si è schierato: “Insigne è il nostro rigorista e tirerà lui anche nelle prossime occasioni”. Decisione saggia, ma che non mi trova del tutto d’accordo. La scelta non deve piovere dall’alto. Non deve essere il tecnico ad imporre a Lorenzo di presentarsi dagli undici metri, ma tutto deve partire dal giocatore. Magari il capitano del Napoli vorrà scrollarsi di dosso questa responsabilità. Quindi meglio che questa scelta sia il frutto di una decisione ponderata da Insigne. Non c’è fretta, ma sarà meglio pensarci su e far decidere Lorenzo se passare la patata bollente a qualche suo compagno o continuare ad essere lui il rigorista del Napoli…