Se mi piace il basket è stato per merito suo, anche se non lo sa. Nicola De Piano è stato un imprenditore illuminato che ha portato il NapoliBasket nell’olimpo del mondo della palla a spicchi Napoli negli anni ’80. I favolosi anni Ottanta. In piena epoca pallonara dove la città impazziva per Dirceu, Bertoni e poi Maradona i miei primi ricordi erano quelli della Seleco Napoli. Non frequentavo ancora il palazzetto ma aspettavo il pomeriggio che mio padre tornava da lavoro con IL MATTINO sottobraccio e mi precipitavo per sfogliarlo ed arrivare alle pagine dello Sport. Un po’ di Napoli, ma soprattutto gli articoli di Lello Barbuto che decantavano le gesta dei vari Rudy Woods e Lee Johnson. Li adoravo senza averli mai visti giocare e mi immaginavo i loro canestri.

Poi quando avevo l’età di muovermi e prendere i pullman e la cumana iniziò la mia epopea adolescenziale in pellegrinaggio al Mario Argento. Lo ringrazierò per sempre per avermi fatto vedere da vicino Walter Berry che aveva qualcosa di magico. Mirko Novosel in panchina con il suo incredibile elenco di trofei conquistati. Poi anche Alex English e Mike Mitchell, anche se erano sul viale del tramonto. Fiuto incredibile per gli americani una volta mi raccontò il suo sogno: “Volevo prendere Walton, lo feci venire a Napoli e lo feci visitare di nascosto. Dissi al dottore se ha anche solo mezzo ginocchio lo prendo. Il dottore mi chiamò e mi disse Ingegne’ neanche mezzo, e così la star dell’Nba non venne a Napoli”.

Nei miei anni de IL ROMA mi piaceva vederlo passeggiare per il lungomare, non distante dalla sua casa – bellissima – a via Niccolò Tommaseo. Bellissima la reunion che con Basketime testimoniammo qualche anno fa dove Riccio Ragazzi organizzò una bellissima rimpatriata con l’ingegnere visibilmente commosso per aver riabbracciato i suoi figli. Nel 1991 lo fermò tangentopoli anche se non ne fu mai coinvolto. Il flusso di soldi per l’edilizia si bloccò ed il NapoliBasket si trasferì a Battipaglia. Famosa la sua frase: “Ci sta chi se li gioca al casinò i soldi, chi se pij’ a droga, ho giocato con lo sport e sono contento”. Buon viaggio presidente!