Giugno è tempo di albicocche, un frutto gustoso e ricco di sapore. Ogni albicocca è un’esplosione al palato. Esistono numerose varietà, ad esempio solo in Italia se ne conterebbero 300 con differenze di gusto talvolta impercettibili, queste variano non solo a seconda dei tempi di maturazione ma anche in base al territorio di coltivazione. L’albicocca Pellecchiella è un’eccellenza della nostra terra e come la vite di catalanesca ha una peculiarità incredibile: per maturare e rendere al massimo deve crescere sulle pendici del Vesuvio. Il terreno ricco di minerali e di origine vulcanica aiuta lo sviluppo di una pianta che produce dei frutti prodigiosi. Paradossalmente l’albicocca pellecchiella non ha ancora il marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta).

Si tratta di frutto dalla polpa particolarmente ricca, una buccia sottile ma irregolare con venature di rosso e delle imperfezioni all’occhio. Un frutto brutto da guardare ma buonissimo al palato. La Pellecchiella fa parte della famiglia delle albicocche vesuviane, una famiglia che conta più di 40 varietà, quando è rigorosamente bio ha un alto tasso di deperibilità e quindi va mangiata e gustata subito per non perdere tutte le sue qualità organolettiche. Proprio per questo motivo e per la sua straordinaria dolcezza ha la resa più alta quando viene utilizzata anche in cucina per confetture e preparazioni di dolci. Il periodo di maturazione va da fine Giugno ad Agosto, ma il raccolto migliore va dalla terza decade di giugno alla prima di luglio. Insomma se avete la fortuna di poterle scegliere, assaggiare o comprare non esitate a farlo, vi accorgerete subito che il gusto è diverso.