Lo Spaghetto alla Nerano è diventato un must della nostra tradizione culinaria. A giugno le zucchine (o cucuzziell) spuntano numerosi in tutti gli orti e sui banconi dei fruttivendoli si vendono a prezzi superaccessibili. E così visto che le ricette a base di zucchine sono tantissime proviamo a spiegare l’origine di una che è diventata un tratto distintivo della penisola sorrentina e che vanta numerosissime interpretazioni e varianti. L’origine di questo piatto – come vuole la leggenda – è da attribuire al ristorante da Maria Grazia giù alla Marina del Cantone la spiaggia di Nerano dove si concentrano lidi e ristoranti di altissimo livello che guardano verso Li Galli, Positano ed Amalfi.
La ricetta nacque nel 1952 per accontentare il Principe Francesco Caravita di Sirignano, detto Pupetto, nobile e donnaiolo gagà al quale la leggenda dice che si sia ispirato anche Totò nei film l’Imperatore di Capri e Totò a Colori per il suo personaggio con la erre moscia e la propensione alle belle donne. Le sue scorribande tra Capri e la costiera erano all’ordine del giorno. Una sera approdò al Cantone con la sua barca ed il suo seguito di cortigiane e si recò da Maria Grazia chiedendo il suo piatto preferito: una cacio e pepe! Solo che il cuoco e la sua brigata in cucina aveva a disposizione anche le zucchine e pensò: “Faccio una cacio e pepe con i cucuzzielli fritti!” e così questa innovazione conquistò il principe facendo nascere una cacio e pepe alla Nerano!
Da allora in poi ognuno si fa portatore della vera ricetta della Nerano ma anche qui bisogna deludere tutti quelli che con molta presunzione credono di conoscere i segreti di questo piatto. Innanzitutto negli anni 50 il provolone del monaco non era così diffuso e lo chef di Maria Grazia molto probabilmente avrà usato una semplice caciotta essiccata, inoltre i cucuzzielli difficilmente li avrà fritti in olio di oliva extravergine come si fa oggi. Una cosa è certa però: sicuramente avrà utilizzato tanto basilico perché in costiera il vasinicola non manca mai.
Insomma raccontata questa leggenda si può passare ad analizzare la ricetta, o almeno quella che molti chef usano nei loro ristoranti quando preparano la Nerano ai giorni nostri: Friggere le zucchine in olio di oliva extravergine in in pentolino ricolmo facendole imbrunire e raccogliendole in un piatto con carta fritti e cospargendo le sfoglie di cucuzzielli con molte foglie di basilico. Cuocere la pasta e completare la cottura in parte dell’olio di oliva con l’umore delle zucchine fritte insieme ad un po’ di acqua di cottura. A fiamma spenta aggiungere abbondantissimo Provolone del Monaco, qualcuno azzarda anche una noce di burro di grande qualità per aiutare la cremosità, ed a fine mantecatura mettere le zucchine fritte con altro basilico ed una manciata di Provolone del Monaco prima di servire.
Un piatto buono, ricco, abbastanza semplice che puoi gustare per tutta l’estate. Sinceramente mentre scrivevo mi è venuta voglia. Buon appetito e favorite!