Ho sempre tifato Italia, e continuerò a farlo. Le partite della Nazionale mi hanno sempre emozionato, soprattutto quando quella maglia azzurra scende in campo nelle competizioni internazionali. Oggi inizia l’Europeo e spero vivamente che la Nazionale di Mancini faccia un grande percorso. Me lo auguro con il cuore, ma non sarà facile. Stranamente c’è grande fiducia attorno all’Italia, una fiducia che faccio fatica a comprendere. La rosa è buona e di qualità, però non bisogna dimenticare che nell’ultimo mondiale in Russia non c’eravamo e che nell’ultimo Europeo in Portogallo con Conte sulla panchina uscimmo ai Quarti contro la Germania ai rigori con Pellé e Zaza che fecero ridere il mondo con i loro tiri dagli 11 metri.
La rosa a disposizione di Mancini è di talento ma in tanti non hanno alcuna esperienza in partite importanti ed in competizioni internazionali. Donnarumma, che è il miglior portiere al mondo, tanto per fare un esempio, è tecnicamente ancora senza squadra, e non ha mai giocato neanche una partita in Champions League. Gli unici che possono dire di aver affrontato gare dall’enorme pressione quest’anno sono Jorginho ed Emerson Palmieri che hanno vinto la Champions solo qualche giorno fa. Poi ci sono Chiellini e Bonucci che hanno giocato tante gare di grande prestigio e potrebbero trasferire al gruppo la loro esperienza. Insomma rispetto a Francia, Germania, Inghilterra, Spagna e Portogallo, e ci metto anche il Belgio e la Croazia, siamo sicuramente un passo indietro.
Però il bello dello sport è anche questo. L’Italia gioca bene, ha giovani di talento e molto interessanti, ha un tasso di napoletanità altissimo con Donnarumma, Immobile ed Insigne che può essere un valore aggiunto. Altissimo anche il tasso di meridionalità. Proprio per questo motivo sono ancora più coinvolto in questa avventura di Euro 2020.
Poi l’Italia è sempre l’Italia e non bisogna dimenticarsi che le partite della nostra Nazionale hanno segnato la nostra vita. Ricordo perfettamente dov’ero durante Italia-Brasile 3-2 con la tripletta di Rossi, dov’ero durante Italia-Germania 3-1 finale di quel Mundial 82, Italia-Argentina del 1986 in Messico con Maradona che beffa Giovanni Galli, dov’ero mentre guardavo Italia-Argentina 1-1 del 90. Che facevo mentre guardavo Italia-Brasile del 1994 con il rigore alle stelle di Baggio, o in quel Francia-Italia del 1998 dove sempre il Divin Codino sfiora il gol che poteva regalarci la vittoria uscito “di tanto così” e poi il rigore di Di Biagio che ci butta fuori. Oppure che facevo mentre ero incollato alla tivvù durante Italia-Corea del Sud che si giocò ad ora di pranzo nel 2002 con Byron Moreno che fece disastri oppure che sensazioni ho vissuto con Germania-Italia e Francia-Italia nel 2006. Purtroppo ricordo anche la delusione di del doppio match contro la Svezia nel novembre 2017 e il rammarico di non aver potuto guardare l’Italia nell’ultimo Mondiale. Insomma la Nazionale accompagna la nostra vita e speriamo che questo Europeo possa regalarci altri attimi indimenticabili ed altre Notti Magiche.