Rino Gattuso ha vissuto un anno sulle montagne russe. Tra mille difficoltà sta provando a concludere la stagione regalando al Napoli il piazzamento per la Champions League. Poteva fare meglio? Chi non vorrebbe fare sempre meglio, ognuno di noi è il primo critico di se stesso ed il tecnico del Napoli sa che le potenzialità di questa squadra erano e sono altissime.
Detto questo che anno è stato per lui? Un lutto che ti straccia il cuore, la malattia agli occhi che è tornata a bussare alla sua porta, una trattativa estenuante con la società per il rinnovo, gli infortunati, il covid e tanti ostacoli che si sono frapposti sulla sua strada. Gattuso si è arrabbiato, ha provato a combattere anche contro i mulini a vento, finché ha potuto ha fatto sentire la sua voce.
Rino è caduto, il Napoli è caduto, ma la cosa che dà fiducia è che ha saputo rialzarsi. E lo ha fatto quando tutti lo davano per spacciato. La storia di questo campionato però ci insegna che se hai tanti infortunati è più difficile vincere. Gli azzurri appena hano recuperato i giocatori più forti sono tornati a vincere. Bastava rifletterci prima e si sarebbero evitate tante critiche feroci. Il diritto di critica da parte dei tifosi è sacrosanto ma Gattuso ha dovuto sentirsi dire delle cattiverie che avrebbero fatto uscire dalla grazia di Dio chiunque, figuriamoci lui che è una persona vera, schietta e che se deve dirti qualcosa lo fa guardandoti dritto negli occhi.
Dopo la sosta si entrerà nella fase clou della stagione. E questo Napoli ha dimostrato di essere pronto per affrontarla. Basta anche solo questo. Per il momento.