Innanzitutto Serena Rossi è uno spettacolo e poi Mina Settembre è un personaggio che le sta cucito addosso benissimo. Il pubblico premia la scelta di RaiUno e RaiFiction di creare una una serie ispirandosi ai racconti di Maurizio De Giovanni sulla giovane assistente sociale che lavora in un consultorio presso i Quartieri Spagnoli. Gli ascolti delle prime quattro puntate sono stati eccezionali, in un crescendo di consensi incredibile. Lo scrittore napoletano colonizza la prima rete e soprattutto impone a RaiFiction produzioni di grande qualità. Mina Settembre, l’ispettore Lojacono e tra qualche giorno il Commissario Ricciardi sono i personaggi che Maurizio ha descritto nei suoi libri e che hanno trovato nuova vita nei telefilm di RaiUno.
«Mi chiamo Mina Settembre, cerco di mettere a posto la vita degli altri e sistemare la mia!». Ci prova in una Napoli popolare, il tono è quello della commedia ed i personaggi sono tenuti insieme da legami sentimentali mutevoli che creano comunque empatia. La Mina Settembre di Serena Rossi è diversa da quella descritta da De Giovanni nei suoi romanzi editi da Sellerio? Certamente, ma è proprio questo il bello. La giudichi con un preconcetto, poi la guardi e ne ne rimani conquistato. In questa fiction c’è l’alto ed il basso che solo una città come Napoli sa far convivere in maniera così brillante, bellissima la fotografia che ci fa ammirare una città da sogno, dall’alto, dal mare, di notte e nei vicoli.
Mina Settembre occuperà 6 prime serate Rai, 12 puntate tutte da vedere con episodi della durata intorno ai 50 minuti. La regia di Tiziana Aristarco è leggera e poco invasiva. Oggi questo genere viene definito dramedy. Il cast è di primo livello con Giuseppe Zeno, Giorgio Pasotti, Valentina D’Agostino, Christiane Filangieri, Nando Paone, Massimo Wertmuller, Rosalia Porcaro, Ruben Rigillo, Francesco Di Napoli, Davide Devenuto, Michele Rosiello, Susy del Giudice, Primo Reggiani e con la partecipazione di Marina Confalone, nel ruolo di Olga, la madre di Mina.
Mina Settembre comunque è un racconto contemporaneo al femminile percorso da una vena di umorismo brillante e da profondi momenti di calore umano; assolutamente da vedere, eventualmente da recuperare e gustarsi su RaiPlay.