Maradona era Maradona. Qualcosa in più degli altri. Non era uno sportivo, non era un semplice calciatore. Un eroe ed un predicatore laico. Nel mondo dell’intrattenimento così come concepito ai giorni d’oggi c’è lo sport, lo spettacolo e l’arte. Maradona condensava queste tre categorie. Lo sportivo era eccezionale, ma con delle pecche. Si allenava poco ed a bassa intensità. L’uomo di spettacolo era eccelso, ma la cosa che maggiormente colpiva di Diego era il suo essere artista. E gli artisti hanno un animo e temperamento particolare, bizzarro e soprattutto con un istinto di autodistruzione forte. Il suo genio era troppo per un mondo che fatica ad accettare chi è migliore e riesce a brillare più degli altri. Adoriamo la mediocrità e l’ordinario. Facciamo fatica ad accettare lo straordinario. Maradona in campo ha incantato e forse proprio per questo motivo fuori dal campo veniva sempre giudicato e bistrattato.
Diego aveva però anche un animo triste. Il suo sorriso illuminava, ma il suo sguardo era sempre arrabbiato e sofferente. Spesso era solo e quando non lo era spesso e volentieri era accerchiato dalle persone sbagliate. I moralisti ed i bacchettoni hanno giudicato l’uomo senza conoscerne le sue fragilità. Maradona era unico perché non si faceva bastare il campo. Era esagerato in tutto, il suo personaggio travalicava la persona. Diego ha sempre vissuto sotto i riflettori in un epoca dove solo poche persone avevano la condanna ed il privilegio ad esserlo. Non c’erano i social e solo i giornali e le tv potevano decidere di analizzare al microscopio personaggi che meritavano le luci della ribalta. Maradona aveva una personalità enorme ed un‘anima fragile che meritava di essere raccontato. Narrativamente era una miniera inesauribile.
Già dalle prime pedate al pallone si trovano i suoi filmati. Era famoso sin da bambino e la condanna ad essere il più forte lo ha accompagnato fino alla sua morte. Maradona però è stato anche un grandissimo rivoluzionario. Non si è mai schierato con i più forti. La sua indole lo ha portato a combattere contro i potenti.
Non deve essere stato facile essere Diego Armando Maradona.
Fortunatamente l’arte di Diego è stata tutta immortalata e possiamo godercela. Possono godersela anche i più giovani che hanno potuto amare Diego solo attraverso i racconti dei più agè. Le gesta dell’eroe che vengono tramandate di padre in figlio, come succedeva tra gli antichi. Fortunatamente Maradona è stato raccontato anche da due grandi registi. Kusturica e Kapadia ci hanno fatto conoscere anche un Diego diverso, un Diego più vero, un Diego trasparente. Ora che non c’è più possiamo godercelo meglio, ricordarci di quello che ci ha regalato. Possiamo rivivere i suoi gol, le sue parole, i suoi sorrisi, le sue battaglie, le sue vittorie, ma anche le sue cadute. Maradona è Maradona, e vivrà sempre nei nostri cuori.