Le vedo le pizze che ogni sabato sera pubblicate con orgoglio sui vostri social. Non voglio darvi una brutta notizia o rovinarvi la reputazione, ma molte di quelle che vedo non le mangerei neanche se fosse l’unico cibo rimasto sulla faccia della terra.
Durante la quarantena siamo diventati tutti esperti pizzaioli e questa cosa non è un bene. Facciamo ore interminabili di fila fuori ad un supermercato per poi assaltare il bancone della farina e del lievito. Prodotti ormai diventati introvabili, quasi da barattare al mercato nero.
I locali chiusi ed in Campania anche il divieto di delivery ci hanno fatto aguzzare ancora di più l’ingegno ed all’improvviso siamo diventati pizzaioli provetti. O almeno crediamo di esserlo. Tempi di lievitazione, impasti con diversi tipi di farine, condimenti gourmet. Insomma nessuno ha resistito e nessuno si è sottratto al rituale del sabato sera. Pizza infornata e poi esposta in pubblica piazza attraverso le vostre foto sui social. Instagram e Facebook sono pieni delle vostre pizze, quelle che postate con orgoglio appena uscite dal forno.
Quindi visto questo grande proliferare di novelli pizzaioli credete che appena potranno riaprire le pizzerie saranno vuote? Non credo proprio perché lo sapete benissimo – voi che state leggendo – che le vostre pizze sono buone, ma niente di eccezionale e che appena potremo non staremo nella pelle e torneremo ad affollare le nostre pizzerie preferite infischiandocene dei tempi di lievitazione, dell’impasto misto e della cottura a forno statico o ventilato. W la pizza, ma se fatta da un pizzaiolo vero meglio ancora…