Chernobyl è una miniserie tv andata in onda su Sky e prodotta da HBO assolutamente da vedere. Angoscia allo stato puro, senso di impotenza. Rassegnazione ed incoscienza rispetto al disastro nucleare che nell’aprile del 1986 cambiò definitivamente la nostra vita. Molti storici sostengono che il crollo del mondo comunista e dell’Urss iniziarono proprio in quel giorno maledetto di primavera. Bugie, approssimazione e verità da nascondere oltre ogni più logica ragione furono i protagonisti assoluti dell’esplosione del reattore della Centrale Lenin di Pripyat in Ucraina a 18 km dalla più famosa Chernobyl. Un disastro provocato da una serie di errori umani incredibiili e facilmente evitabili.

Quella nube tossica che si espanse e che angosciò l’Europa ed il mondo però aprì alla glasnost. Parola che insieme a Perstroika accompagnò la fine degli anni Ottanta ed il mandato del presidente Gorbaciov. Glasnost voleva dire trasparenza, quella trasparenza che era del tutto ignorata in un mondo dominato dalla guerra fredda. Ma quella nube radioattiva che contaminò le nostre acque e la nostra terra e che ci fece vivere nel terrore e nell’angoscia di una morte silenziosa e terribile per mesi aprì anche ad un mondo nuovo.

La serie tv racconta del dramma di chi visse da vicino quell’esplosione del reattore nucleare. Le vite spezzate, il tentativo di recuperare agli errori, l’esodo degli abitanti evacuati. È raporesentata la storia dei lavoratori della centrale, dei pompieri che furono mandati allo sbaraglio a spegnere un incendio che però non era un incendio e di chi cercò di riportare la verità. Chernobyl racconta anche dell’indagine interna per venire a capo della tragedia in un mondo dominato dai rigidi protocolli di un regime autoritario che non voleva che il mondo sapesse delle falle di un sistema sull’orlo del precipizio. Il test di sicurezza sbagliato e sottovalutato dagli operatori della centrale e il nodo principale della narrazione. Chernobyl parla di morte, di malattia e di coscienze scosse. L’indagine è cruda. I colpevoli sono subito individuati. Un tributo alla verità. Chernobyl va vista anche perché fa capire quanto il genere umano sia portato all’autodistruzione. Un pugno nello stomaco. Dal 1986 in fondo non è che siamo cambiati più di tanto.