Ma davvero vi scandalizzate di quello che ha detto Fulvio Collovati? Se l’avete davvero fatto vivete nel paese dei Balocchi o nel mondo dorato del Mulino Bianco. Il mondo del calcio è sessista, razzista ed omofobo. I cori che sentiamo ogni domenica sono sessisti, razzisti ed omofobi. Il calcio in Italia, ma non credo solo qui, è trattato con un integralismo esagerato che è decontestualizzato e totalmente fuori dalla realtà. Nel calcio le cose – regole comprese – non si possono cambiare perché è sempre stato così o almeno questo è quello che sentiamo ogni volta dire dai giostrai della pedata. Il calcio non è uno sport per signorine, le donne non capiranno mai il fuorigioco. Il calcio è l’apoteosi dei luoghi comuni. Ci ripetiamo alcune frasi talmente di quelle volte che poi diventano capisaldi del pensiero comune. Le donne non sanno di calcio. Amen.

Una convinzione radicata, forte, un pregiudizio che non si spezzerà mai o almeno così credo. Fulvio Collovati e Billy Costacurta che sono uomini di mondo, hanno vinto tutto, hanno frequentato tutti i salotti e gli spogliatoi più prestigiosi non mi sento di condannarli per quello che hanno detto in tv. Inoltre sono compagni di donne famose che fanno parte del jet set, che vivono di comunicazione e nonostante tutto sono scivolati su una buccia di banana. Non si tratta di due sprovveduti e se per la Rai e Sky sono opinionisti di punta ci sarà una ragione. Ma in discussioni animate dei salotti domenicali sia Collovati che Costacurta hanno espresso di pancia qualcosa che la maggior parte dei protagonisti pensa delle donne che parlano di calcio.

Fatte queste premesse entrambi hanno espresso un’opinione forte, politically scorrect e sui social e sui media tradizionali si sono presi valangate di merda. Collovati è stato addirittura sospeso per due settimane dal servizio pubblico della Rai, una punizione forte per un talent che era stato anche designato da RadioRai come spalla tecnica di Repice per la supersfida di Champions tra Atletico e Juve.

Tutta questa bufera è nata da Wanda Nara che da donna ingombrante, moglie, procuratrice di Icardi nonché opinionista di punta delle reti Mediaset ha tolto il coperchio ad un mondo che fiero della propria inedia credeva che tutto potesse restare invariato nei secoli dei secoli. Wanda Nara rappresenta una sorta di anticristo per il calcio nostrano. Una donna sexy, che viene dall’Argentina, che entra a gamba tesa nello spogliatoio di una squadra di calcio che da sempre è considerato il sancta sanctorum per antonomasia (prima nella Sampdoria e poi nell’Inter), che parla di tattica, che prende per il bavero dirigenti importanti come Agnelli, Suning, De Laurentiis, Marotta, Ausilio, Thoir sicuramente dà fastidio. Wanda Nara ha dato una scossa ad un mondo dove il machismo ed maschilismo esistono da sempre. Non so se qualcosa cambierà ma godo del fatto che finalmente si è aperta una discussione intorno a questo argomento che veniva troppo spesso accantonato o insabbiato.