Film Evento. Così stava scritto a caratteri cubitali ed in grassetto al botteghino. Costava anche più del solito. 12 euro a persona è inusuale per il cinema. Ma era un evento, o almeno così era scritto su quel foglio A4 appeso alla vetrata. Mi hanno regalato anche un segnalibro. Forse era compreso nel prezzo. Però niente mi avrebbe impedito di andare a vedere L’Amica Geniale (prime due puntate) proiettate nelle sale cinematografiche solo per tre giorni com’è nelle abitudini di NexoDigital quando vuole promuovere i suoi contenuti. La produzione è di altissimo livello, la serie è firmata – tra gli altri anche da Elena Ferrante – ed il produttore esecutivo è Paolo Sorrentino e la regia è di Saverio Costanzo. L’HBO non è solita sbagliare un colpo, ed infatti queste prime due puntate – su otto – della trasposizione cinematografica della tetralogia di Elena Ferrante non hanno tradito le attese.

Ne valeva la pena spendere 12 euro per vederlo subito e non aspettare il 27 novembre, giorno in cui la serie verrà trasmessa da RaiUno? Decisamente sì. Innanzitutto perché chi ama i libri di Elena Ferrante non poteva attendere quasi due mesi quando c’era la possibilità di guardarlo in anticipo. L’attesa e la curiosità, poi, sicuramente erano più forti del prezzo del ticket. Ed alla fine direi che sono stati soldi ben spesi. Saverio Costanzo è entrato in punta di piedi nel mondo di Lila e Lenù. Ha usato un tono molto intimo che mi è piaciuto. Lo spirito del libro non si è perso. Quei grigi che sembravano avvolgere il racconto sono tutti presenti. La Napoli del Rione Luzzatti negli anni ’50 era una città diversa, polverosa e povera dove prevalevano gli istinti primordiali. La povertà e la voglia di sconfiggere i soprusi erano presenti ma soffocati in una placida accettazione dello status quo. Un mondo dove si cresce troppo in fretta e dove la scuola è un inutile fastidio. Una pratica di cui disfarsi il prima possibile. Ma Elena e Lila erano diverse, ed in quel mondo rozzo avevano un talento, la scuola per loro era un modo di elevarsi e il trampolino per uscire dal Rione realizzando il loro sogno: diventare ricche scrivendo un libro, un libro di successo come Piccole Donne. Ne L’Amica Geniale c’è un sentimento che solitamente non viene mai raccontato: l’amicizia tra due bambine che si trasforma in un legame fortissimo che non si riuscirà a spezzare nel corso di una vita intera. Lena è attratta da Lila, e questo magnetismo lo si avverte anche nel film. Bravissime le due bambine attrici: le giovanissime Elisa Del Genio e Ludovica Nasti sono state eccezionali. Ma il più grande merito di Saverio Costanzo e di tutta la produzione de L’Amica Geniale è non aver tradito lo spirito della tetralogia. Almeno in queste prime due puntate…