Gli eroi mi piacciono di più quando cadono e poi hanno la forza di rialzarsi. Lebron James mi era antipatico, profondamente antipatico. Sapevo che era forte, forse il più forte, ma a pelle non mi ha mai preso. Mal sopportai la scelta del Prescelto che decise di andare a Miami dai suoi amichetti per vincere facile – decisione che poi purtroppo ha fatto scuola – e così mi è rimasta quella latente idiosincrasia che mi faceva sogghignare quando lo vedevo perdere titoli su titoli.
Poi però il ritorno nella sua Cleveland ha fatto vacillare alcune mie certezze. Una decisione di cuore che ha fatto esplodere nella sua città la grande gioia nel 2016 vincendo una spettacolare gara7 espugnando l’Oracle Arena ribaltando un incredibile 3-1 per i Warriors. Il suo ritorno a The Land è stato però funestato da sconfitte e delusioni. Un solo titolo nel 2016 e poi tutte finali perse. Nella sua carriera oltre ai tre anelli (due con Miami) Lebron ha assaggiato l’amaro calice della sconfitta in ben sei occasioni e per lui deve essere stato davvero frustrante visto che è il giocatore di basket più dominante mai esistito. Ma il fato gli ha fatto trovare sul suo cammino il team più spettacolare, ben assemblato ed meglio allenato della storia della Nba. I Warriors sono una macchina perfetta con due tra i migliori tre giocatori del mondo. Durant e Curry insieme sono un lusso che nessuno si può permettere. Non è un caso che Golden State ha vinto tre degli ultimi 4 titoli e se non smantellerà la squadra continuerà a vincere con grande frequenza.
Mi piace anche l’ostentazione della debolezza di LbJ23 che confessa di essersi rotto la mano destra da solo per la grande rabbia per aver perso nel modo più assurdo di sempre gara1 all’overtime dopo averne messi 51. Lebron presentatosi in sala stampa con quel tutore è stato franco ed onesto nella disamina della sconfitta mettendosi a nudo con tutto il suo carico di emozioni. Adesso si prenderà il suo riposo e poi deciderà dove andare. Nato nel 1984 ha ancora tanto da dare al basket e se lo facesse accasandosi ai Lakers non mi dispiacerebbe, anzi…
Non succederà – purtroppo – trattandosi solo di fantabasket, ma se davvero James dovesse vestire il gialloviola prometto che cambierò opinione su di lui e diventerò un suo grandissimo tifoso. Adesso però gli rendo onore perché anche nella caduta ha dimostrato di essere un grande uomo…