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Caro Gianmarco io c’ero ad Avellino il giorno della tua ultima partita. Era il 15 maggio 2008 e tu con Capo d’Orlando per l’ultima volta allacciasti le scarpe per deliziare chi ti ha sempre apprezzato. Il giocatore Pozzecco era estroso, folle, sopra le righe, mai politically correct. Pozzecco Mosca Atomica, Pozzecco dai capelli rossi, Pozzecco versione Incredibile Hulk, Pozzecco che toglie la lavagnetta a Repesa, Pozzecco che si sfuria battendo i pugni sul tavolo quando allena, Pozzecco che umilia Iverson, Pozzecco che si commuove quando parla dei suoi giocatori, Pozzecco con gli occhiali da sole, Pozzecco che brinda alla vittoria e brinda alla vita in generale. Pozzecco è tutto ed il contrario di tutto. Pozzecco sostanzialmente è solo e soltanto OriginalPoz!

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Pozzecco tu sei talento allo stato puro. La banalità non ti è mai appartenuta. Hai sempre dato il massimo e la tua vita è sempre stata un enorme pigiare sull’acceleratore.

Per questo ti ho adorato. I tuoi allenatori non hanno mai avuto vita facile. Gestirti non deve essere stato semplicissimo, ma giocare con te deve essere stato il top. Geniale in campo anche perché avevi dei tempi di gioco diversi, il tuo pensiero era anni luce avanti. Ma la tua genialità la si apprezzava soprattutto fuori dal campo. I tuoi scherzi sono entrati nella leggenda, ed a causa della tua follia e della tua grande propensione all’esagerazione ti sei precluso parecchie strade. E per questo ti ho adorato ancora di più. Ti ho incontrato spesso quando venivo a Bologna per lavoro, non all’Opera, ma nei “peggiori” bar del centro. Ti ho beccato a Formentera sia in spiaggia che al bancone. Mai banale, sempre allegro e sempre con tanti amici attorno – ed anche tanta figa -. Chi ha giocato con te è stato un privilegiato. E credo che i tuoi compagni di squadra abbiano goduto parecchio ad essere tuoi compagni di squadra. Sia in campo che fuori. I tuoi allenatori hanno vinto grazie a te, ma adesso hanno tutti il fegato ingrossato.

Mi sorprendi sempre! Tutto avrei pensato di te tranne che saresti diventato un ottimo allenatore. Capisci il gioco ed i giocatori e per questo sei un passo avanti. Sei tornato alla Fortitudo in uno dei matrimoni più romantici della storia del Gioco. Hai il cuore grande e una profonda conoscenza del basket. Ora sei a Sassari e vorrei tanto che riuscissi a coronare un sogno che avrebbe del clamoroso.

In bocca al lupo Poz! Ad maiora semper…

PS: per chi non conoscesse Pozzecco invito a vedere i video riportati qui sotto per capire l’IMMENSITA’ del personaggio…