La Pasqua esige che vengano rispettate le sue tradizioni. E qui a Napoli non possiamo rischiare di perderle. Vanno assolutamente tramandate di generazione in generazione. Abbiamo già parlato della differenza tra tortano e casatiello, entrambi meritevoli di essere raccontati, ma soprattutto mangiati durante la maratona culinaria della settimana pasquale. Adesso mi soffermerei sulla tradizione classica del Giovedì Santo qui a Napoli. Nelle case fervono i preparativi e se da un lato nelle cucine partenopee si preparano le pastiere, dall’altro si fa la corsa ad andare nelle pescherie migliori e di fiducia per accaparrarsi le cozze migliori per preparare la famosa Zuppa di Cozze. Chi è ortodosso della tradizione sa che il Giovedì Santo si deve assolutamente provare anche ‘o Bror e Purp. Due must che non possono assolutamente mancare sulle nostre tavole o al massimo vanno degustate nelle migliori trattorie o ristoranti tipici napoletani.
La Zuppa di Cozze. La sua preparazione si fa risalire addirittura ai tempi di Fedinando di Borbone e va consumata dopo aver “fatto” i Sepolcri. Alla base della ricetta c’è il sapiente uso delle cozze e del polpo ed a seconda delle versioni anche i maruzzielli ovvero le lumache di mare. Nella zuppa di cozze non può mai mancare o’ ffort. Ovvero il peperoncino che inebria ed esalta il brodetto fatto di acqua di mare, pomodoro, concentrato e peperoncino piccantissimo. Cozze, polpo e maruzzielli in questo trionfo di sapori devono essere accolti da freselle croccanti che sappiano esaltarne il gusto.
O’ Bror e Purp (brodo di polpo) non è altro che un antesignano del modernissimo e fighettissimo street food. Tazza calda, quasi bollente, profumo di mare, tentacolo che spunta mentre si beve. A Napoli si ha traccia di questa usanza sin dai tempi del Boccaccio. Polpo che si deve cuocere nell’acqua sua, sale, pepe e peperoncino. ‘O ffort non deve mai mancare in questa gustosa tisana che va condita con la classica ranfetella che fuoriesce dalla tazza. Una leccornia che in pochi capiscono ed apprezzano.
Insomma a Pasqua non fuggite dalle tradizioni. Andate dove volete, ma non dimenticate le radici, ma soprattutto il Giovedì Santo onorate Napoli gustandovi la Zuppa di Cozze ed il Bror e Purp!