gomorra

Napoli è una città senza possibilità di redenzione. Mi spiace dirlo ma è così. Napoli per chi ci vive e chi la ama ha un valore, per chi non la conosce purtroppo è semplicemente Gomorra e per la proprietà transitiva Gomorra è Napoli. Un connubio fortissimo che non si può più spezzare. Possiamo illuderci che questa equazione sia frutto di un pregiudizio, ma la città purtroppo è percepita in questo modo soprattutto per chi non è mai stato da queste parti. Napoli è anche Gomorra, ma non solo Gomorra. Ma vallo a spiegare a chi ormai ha questa convinzione così radicata nella testa.

Purtroppo ad aprirmi gli occhi è stato un mio viaggio lampo all’estero. Dove sono stato non conta, perchè ai fini della storia è ininfluente. Però lontano da Napoli ho scoperto quello che non avrei mai voluto ammettere: c’è gente che davvero crede che  viviamo come in Gomorra.

La qualità che diventa colpa. Gomorra è evidentemente un prodotto televisivo eccezionale, gli attori sono bravissimi, talmente bravi da rompere il confine tra la realtà e la fiction. Questa eccellenza amplificata dal successo planetario della serie ha prodotto un effetto boomerang clamoroso rovinando però l’immagine di Napoli. Sentire frasi così fa male:

“Qui tutti i ragazzini tra i 10 anni ed i 14 camminano per strada giocando a fare i boss come hanno visto in Gomorra”

Non verrei mai a Napoli, ho troppa paura”.

“Napoli è la città di Gomorra, se cammino per strada mi sparano”

“Se vengo a Napoli come prima cosa mi rubano l’orologio”

Vere e proprie coltellate frutto di una visione distorta ed amplificata della realtà. Eppure qui celebriamo il nostro boom del turismo. In tanti vengono a Napoli rimanendone piacevolmente soddisfatti, ma evidentemente il passaparola non basta per cancellare un pregiudizio amplificato dai successi della serie nata dalla mente di Roberto Saviano. Gomorra purtroppo ci sta rovinando. Non ci credevo finchè non ho toccato con mano.

Ovvio che le stese e le baby gang esistevano anche prima di Gomorra. La Camorra c’era anche prima di Saviano. Però Gomorra ha influito ed ha attecchito nel sostrato più ignorante della società. Ovvio che chi ha la mente allenata sa distinguere, ma purtroppo l’ignoranza è tanta e non si può combattere da un giorno all’altro. La Questura e la Prefettura, ad esempio, hanno registrato un incremento notevole di episodi criminali nelle ore seguenti alla messa in onda degli episodi. Tutto nero su bianco, rapporti stilati ed arrivati fino al Viminale.

Napoli è una città che assorbe come una spugna ed amplifica i suoi difetti, adesso anche grazie a Gomorra ed a Saviano che ne ha descritto così bene i meccanismi. Ma proprio perchè è stato così abile a fotografare questa realtà non è esente da colpe. Se Genny e Ciro sono diventati due miti da emulare è merito di Saviano. Gomorra esalta la Napoli criminale, la Napoli sfrontata, la Napoli ignorante, la Napoli senza personalità, la Napoli malata, la Napoli senza dignità. Però se è vero che Napoli è inferno, non bisogna dimenticarsi che è anche paradiso. Il fascino di questa città sta nel fatto che è così piena di contraddizioni che la rendono così affascinante. Roberto la prossima volta non dimenticare di raccontare anche la luce. Qui la speranza c’è, anche se è difficile da coltivare.