Sono attorno a noi.

Li riconosci subito: quando arrivano al bar si tolgono il cellulare dalla tasca e lo poggiano sul bancone, ma con lo schermo verso il basso. Loro non sono come gli altri, a loro non interessa controllare con la coda dell’occhio se arriva un messaggino.

In bella mostra mettono lei, la cosa più preziosa che hanno: la MELA.

Gli iphonisti non possiedono il telefono, sono i telefoni a possedere loro.

La Mela li ha stregati, e vivono solo con lei. L’Iphone li sveglia, gli anticipa il meteo, gli ricorda gli appuntamenti: tutto in perfetto stile minimal, con quei suoni ovattati, inconfondibili, da telefilm americano.

Guai a mandargli un sms: non sanno più riconoscere un vecchio messaggio da da un iMessage, ed inizieranno con voi una lunghissima conversazione senza accorgersi che il vostro credito è esaurito (come loro).

Hanno tutto inconfondibilmente Apple: le cuffiette, il caricabatterie originale, la cover che lascia scoperto il frutto della passione (casomai non si capisse bene il marchio).

Li puoi osservare per ore, nei mezzi pubblici, guidare: le loro sfide ad Asphalt sono più impegnative della Parigi-Dakar. Se non sai che hanno comprato il telefono nuovo te ne accorgerai dalla bacheca dei loro social. I loro diari e le loro Storie si riempiranno di foto e video nell’inconfondibile stile della Silicon Valley, con hashtag da setta: #iphonesia #iphonepic #iphoneonly.

E guai a chiedergli un’informazione che sia una. Non si accontenteranno di Google, no: loro chiedono a Siri.

-Che tempo farà domani?

-Aspetta lo chiedo a Siri!

-Quanto cuoce l’uovo sodo?

-Siri lo sa senz’altro!

Per non parlare di dialoghi surreali che gli iphonisti hanno con Siri. Parolacce, richieste osè solo per vedere come risponde in modo piccato il proprio telefono. Una cosa quasi da TSO se non fosse che adesso si porta tremendamente stuzzicare Siri e farsi mandare a fanculo in modo così elegante e sottile dal risponditore vocale creato con voce sensuale. Insomma se non fosse un software programmato da Apple con malizia e furbizia avrei firmato senz’altro una petizione per salvare il Soldato Siri, ma non ce n’è bisogno perchè Tim Cook ha capito come mettercelo a quel posto facendoci credere che quel telefonino con la mela morsicata stampata dietro che costa quando uno stipendio sia la cosa più indispensabile dell’universo da possedere…