Totò l’ho sempre adorato. Con i suoi film sono cresciuto. Il 15 aprile saranno 50 anni dalla sua morte. Napoli ha celebrato il triste anniversario con la mostra “Totò Genio” dislocata in tre location diverse. Maschio Angioino, Palazzo Reale e San Domenico Maggiore sono tre posti magici di questa città e tre posti dove c’è un po’ di Totò da scoprire e riscoprire. Ho avuto la fortuna di farmi un giro in anteprima in questi luoghi dove si celebra il culto pagano di Totò e così ho deciso di pubblicare qualche mio scatto su questo mio spazio condiviso…

Questa mostra racconta la storia d’amore tra lui e la città. C’è Totò il genio cinematografico e il c’è il Principe De Curtis artista poetico. La mostra antologica monumentale ‘Totò Genio” fino al 9 luglio sarà ospitata in diversi luoghi della città. L’iniziativa si compone di tre mostre che raccontano i mille volti, le mille ‘smorfie’ di Totò. L’esposizione è organizzata dal Comune in collaborazione con l’Istituto Luce, il Polo museale della Campania-Palazzo Reale, la Rai, la Siae e con il contributo di Rai Teche e dell’Archivio centrale dello Stato. “La mostra è il frutto della grande disponibilità di istituzioni pubbliche, fondazioni, collezionisti che hanno tirato fuori tantissimi materiali e inediti e non poteva che essere fatta a Napoli, da dove poi partirà per un grande tour nazionale e internazionale perché la richiesta di Totò è straordinaria”. La prima esposizione ‘Genio tra i geni’ è ospitata nella Cappella Palatina del Maschio Angioino e ripercorre il rapporto tra Totò e i grandi della cultura del Novecento. “Questa è la mostra della celebrazione, qui sono esposti i disegni che Federico Fellini, Ettore Scola e Pasolini dedicarono a Totò e ci sono le interviste di grandi personaggi della cultura e dello spettacolo da Eduardo e Peppino De Filippo a Ugo Tognazzi, da Dario Fo a Roberto Benigni fino ad arrivare a Fiorello, Andrea Camilleri e Carlo Verdone. La mostra allestita nella sala Dorica di Palazzo Reale ‘Totò, che spettacolo!’ composta dai costumi originali di scena, filmati, installazioni multimediali grazie alle quali Totò sarà “di nuovo in scena con la sua voce e le sue smorfie”. Protagonista principale di questa mostra è il baule di Totò che lo ha accompagnato per tutta la vita. E’ naturale che fosse realizzata a Napoli, perché lo riporta a casa in un momento in cui la città vive un periodo di fermento artistico e culturale. La terza mostra ‘Dentro Totò’ è allestita nel Convento di San Domenico Maggiore e consente di scoprire un Totò “più privato”. Qui è raccontato il suo grande amore per Franca Faldini, compagna degli ultimi 15 anni di vita, il suo legame con Napoli e il suo amore per gli animali. A chiudere la mostra la sezione ‘Totò e il cinema’ dove sono esposti manifesti, locandine e fotobuste dei 97 film che hanno visto Totò protagonista. “Da sindaco sono onorato ed emozionato. Totò è unico, è un genio, è semplice ma complicato, mai conformista e i napoletani si rivedono in lui, nella sua ironia, nel suo modo di sbeffeggiare il potere. Totò attraversa la vita di tutti noi, è immortale nelle immagini, nello spirito e nelle parole”.