Piangere dicono faccia bene, Alcuni psicologi sostengono addirittura che sia terapeutico, poi se si piange di rabbia credo sia ancora meglio. Sfogarsi, buttare fuori quello che si ha dentro secondo me è sintomo di forza e non di debolezza. Il vittimismo poi, come dice il termine stesso, è lo stato mentale di chi si sente sopraffatto da qualcosa di ingiusto. Ecco detto questo lo posso affermare con orgoglio, da napoletano: mi piace fare il vittimista, mi piace lamentarmi soprattutto quando vedo che le cose sono storte. Chi si ribella è nel giusto. Il vittimismo è sintomo di forza in un mondo che ci vuole miti, ubbidienti. Accettare le ingiustizie viene declinato come virtù e chi si ribella invece è da ghettizzare. Io non sono mai stato uno allineato, non mi piace accettare l’ordine imposto e quindi mi piace analizzare i fatti e poi dire la mia, ma soprattutto mi piace rompere il cazzo.
Faccio un flash anche sul Piagnisteo Napoletano nel mondo del calcio. Quando le cose sono strane devono essere analizzate. La regola che nel dubbio si fischia in favore della Juve è un luogo comune, ma è anche supportata da una casistica ampissima. Napoli, Roma, Inter, Milan fanno bene a denunciare tutte le anomalie anche se alla fine non cambierà nulla. Alzare la voce non serve, ma almeno ti fa sfogare. La Juve non ruba, la Juve non compra come leggo sui vari social. Però la Juve spesso ha dei regalini. Le servono? Forse no, però nel frattempo ne hanno. Il nostro calcio è l’esatta fotografia della nostra politica: abbassare la testa e fare riverenza al potente di turno. Ed il potente di turno ne approfitta, si sente imbattibile ed ostenta. Ostenta la sua posizione dall’alto del suo blasone e dall’alto di una onnipotenza percepita. Ti fa la morale perché chi vince vuole insegnare anche a perdere. Ma perdere si può, la sconfitta insegna molto più della vittoria. Ma perdere alzando al testa perdere con l’orgoglio e la dignità di chi ci ha provato a battersi anche ad armi impari serve molto più di una vittoria ottenuta attraverso una scorciatoia. Allora dico: lamentiamoci, piangiamo ed ostentiamo anche il nostro sentirci vittime. Se lo facciamo testimoniamo il nostro essere vivi ed il nostro intento a voler cambiare le cose, anche quando queste non si possono cambiare…
Ultimamente succedono cose strane e vedo che vengono raccontate in modo ribaltato secondo la mia percezione. Salvini decide di venire a Napoli e questo mette in agitazione tanti cittadini. Un leader politico che ha sempre disprezzato la nostra terra decide di pontificare da queste parti ed i ragazzi dei centri sociali, che solitamente non mi sono particolarmente simpatici, fanno ampiamente capire che metteranno in campo una sorta di resistenza contro il suo comizio. L’Ente Mostra D’Oltremare visti i venti di tempesta decide di rescindere il contratto ed evitare inutili tensioni, ma dall’alto intervengono con grande solerzia un Prefetto ed un Ministro degli Interni che impongono il comizio di Salvini alla Mostra d’Oltremare. Il messaggio è: voi potete illudervi anche di decidere ma alla fine non contate un cazzo perchè le decisioni vengono dall’alto! Napoli viene messa a ferro e fuoco da alcuni incappucciati, mai fidarsi degli incappucciati lo dico sempre, che distruggono Fuorigrotta in men che non si dica. Napoli così per l’Italia diventa intollerante ed antidemocratica perchè non voleva Salvini. Napoli non voleva neanche i Nazisti se è per questo. Napoli è accogliente, Napoli è dormiente, Napoli però non va sfruculiata. Napoli è come il il Vesuvio, sta lì subisce, osserva e se ne fotte, ma quando esplode… Napoli se viene toccata si alza e si incazza, forse anche troppo, ma alle volte anche esagerare fa bene. Napoli non voleva Salvini, non lo voleva perchè quando parla Salvini con quell’aria di supponenza infastidisce. Forse Napoli sbaglia a prestargli il fianco ma Napoli quando si sveglia è così, fa sentire la sua voce e non pensa alle conseguenze. A Napoli si esagera e chi esagera spesso passa dalla ragione al torto. Però non volere Salvini non è stata una scelta di campo sbagliata. Sbagliato è stato lasciare il varco aperto per quell’intervento repentino, militaresco ed improvviso di gente incappucciata che ha distrutto un quartiere. Chi erano quei signori? Perchè il prefetto ed il Ministro non hanno arrestato quei violenti incappucciati? Perchè li hanno lasciati andare? Perchè non hanno saputo bloccarli? Ecco qui sta il punto. Perché? Poi mentre ci lecchiamo le ferite, mentre sentiamo e leggiamo le solite reprimende pubbliche ci interroghiamo e ci prendiamo la merda che ci viene buttata addosso.