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Lo stato emotivo di chi sta seguendo la tragedia di Rigopiano è stato violentemente intaccato. Perchè? Eppure le tragedie che colpiscono e funestano il nostro paese sono numerose. Il terremoto, la slavina, la valanga, il maltempo sono purtroppo avvenimenti che ahi noi sono all’ordine del giorno in Italia. Eppure alle volte sono argomenti che sfiorano soltanto la nostra sensibilità. Invece in queste ore stiamo assistendo ad un fenomeno diverso, molto forte. La partecipazione emotiva è travolgente, fortissima. Sui social lo sdegno sta esplodendo, ci si cimenta a dare colpe ed a distribuire responsabilità. L’indignazione e la rabbia sono cavalcate e viaggiano alla velocità della luce sul web, ma anche in tv. Perchè?

Forse non c’è una sola risposta a questa semplice domanda, ma credo che rispetto ad altre tragedie questa di Rigopiano sia diversa. Quello che ci sconvolge è la reale sensazione che al posto di quei 30 potevamo esserci noi. Altre disgrazie non suscitano questo trasporto perchè con egoistico e consapevole ragionamento pensiamo: menomale che non c’ero io al posto di quei poveretti. Invece a Rigopiano credo che il primo pensiero possa essere stato: cazzo potevo esserci io al loro posto. Questo ragionamento inconsapevole ci sconvolge e ci agita dentro. Potevamo essere noi in quell’Hotel, potevamo essere noi a voler approfittare di quella promozione in bassa stagione. Questo pensiero annulla le distanze e quello che sta succedendo a quei poveretti sotto le macerie ed agli eroici soccorritori che faticosamente li stanno portando in salvo è come se stesse succedendo a noi. Rigopiano sta diventando la nostra proiezione lì su quelle montagne dell’Abruzzo, in quel freddo pungente tra ghiaccio e macerie. Tifiamo per i soccorritori proprio per questo, vogliamo con ardore che lì sotto siano tutti vivi. Fate presto! Vorremmo che si salvassero tutti, anche se sappiamo benissimo che questo non sarà possibile. Il pathos è forte e ci travolge.

Vorrei chiudere solo dicendo che non sopporto chi in questo momento così delicato si fa portavoce di campagne sciatte e populiste avanzando tesi strampalate. I social sono uno strumento che si può rilevare anche utile, ma certe volte chi usa questa sorta di megafono per scrivere delle sciocchezze immani mi fa solo cadere le braccia.

Italy quake, Abruzzo hotel hit by avalanche snow