Diciamo la verità: chi vorrebbe passare il Natale con una bella influenza? Forse nessuno, sicuramente non io che sono più ipocondriaco di Woody Allen.
Purtroppo però, cari amici, le previsioni sono contro di noi: tra Natale e Capodanno cinque milioni di italiani saranno messi k.o. da starnuti e virus intestinali.
Ma non disperiamoci, e guardiamo il bicchiere mezzo pieno: ci sono almeno cinque buoni ragioni per passare il Natale con l’influenza.
1. DECLINARE GLI INVITI
Chi non vorrebbe avere una bella scusa per saltare il pranzo dalla zia Pina? Chi ha ancora voglia di ascoltare il simpaticissimo zio che al primo numero della tombola urla “Ambo!”? Chi vuole davvero dire alla cugina obesa che sì, la trova dimagritissima? Solo un’influenza può salvarci da tutto questo: bastano due linee di febbre per dare forfait a pranzi e cenoni, mica volete che vi contagi i bambini?
2. NON DOVER FINGERE ENTUSIASMO DI FRONTE A REGALI ORRENDI
Se proprio la prima strategia non vi è riuscita perché il pranzo/cenone/chipiùnehapiùnemetta si organizza proprio a casa vostra, c’è almeno un’altra buona ragione per gioire di una bella influenza natalizia: quando scarterete i regali che i vostri parenti hanno pensato per voi (l’orrenda sciarpa della già menzionata zia Pina, il pigiama per un pronto ricovero, qualche aggeggio inutile comprato dai cinesi il 24 dicembre alle 19.45 dall’imbucato dell’ultimo minuto) nessuno si aspetterà da voi entusiasmo. Insomma: siete ammalati.
Basterà un cenno col capo con la mano posata sulla fronte a causa dell’emicrania, un accenno di sorriso mentre tirate su col naso, un grazie strozzato dalla voce roca per rendere lo spirito di ogni donante senza alcun senso del bello immediatamente compassionevole di fronte ai vostri malanni.
3. SONO MALATO: NON POSSO FARE NIENTE
Le nostre case in questi giorni sono un delirio: spese, pulizie, compre dei regali, visite di auguri ai più insopportabili parenti.
Immaginate per un momento di potervi sottrarre a tutto questo.
Immaginate di avere la scusa pronta per non imbottigliarvi nel traffico, per non friggere gli struffoli, per non immaginare cosa regalare ad uno zio ottuagenario rimbambito. Ecco, il Natale non vi sembra improvvisamente una festa migliore?
4. RIFIUTARE PIETANZE DISGUSTOSE
Se proprio l’influenza non vi avrà fatto raggiungere picchi di malessere tali da poter declinare gli inviti, sono certo che ognuno di voi avrà la sventura di dover partecipare ad almeno un pranzo in cui la padrona di casa decide di essere originale. Generalmente trattasi di una neosposa incapace ai fornelli con la casa piena di libri di cucina, che si vanta di girare per ristoranti gourmet col suo maritino. E’ in occasione del suo primo Natale da sposa che vorrà rompere la tradizione, deliziandovi con portate insensate: ravioli all’anguilla con crema di caffè, tortino di cozze alla venezuelana, crauti alla greca e per dolce una pastiera scomposta.
Ecco, è qui che l’influenza sarà la vostra alleata: per me solo un po’ di pasta scaldata, che peccato non poter assaggiare tutte queste prelibatezze! (ndr: in questo modo vi preserverete per Capodanno).
5. MARATONE DI FILM NATALIZI
In ultimo, cari amici, diciamocelo chiaramente: il presenzialismo non fa per noi. Senza voler qui parafrasare Ungaretti, ma chi ha davvero voglia a Natale di stare in mezzo al casino, file ai negozi, fila in Tangenziale, fila in pizzeria? Cosa c’è di più bello a Natale di accendere la TV e guardare tutto ciò che di più natalizio – e trash – ci offre la programmazione: Una poltrona per due, Vacanze di Natale in tutti i luoghi ed in tutti i laghi, Natale in Casa Cupiello, 32 Dicembre, Il principe cerca moglie, tutti i film della Disney?
E allora, amici miei, non disperate: questa influenza era proprio quello che ci voleva.