nalbero

Certe volte noi napoletani sappiamo essere così tremendamente noiosi e ripetitivi, anzi direi quasi scontati. Il lamento spesso e volentieri diventa la nostra prima forma di commento ad una novità. Nel lamento ci sguazziamo, siamo bravissimi a dire che questo non va bene, quell’altro non si fa così, ma come hanno fatto a pensare una cosa del genere? Siamo tutti feroci inquisitori, bravi ad avere il dito puntato e a giudicare con grossolana faciloneria. Poi appena ci siamo abituati alla novità magicamente ne decantiamo le lodi dimenticandoci delle critiche esternate solo qualche giorno prima.

Faccio un semplice esempio. Prendiamo la costruzione di una struttura provvisoria e mastodontica come N’Albero appena inaugurato alla rotonda Diaz. Leggo sparsi nel web alcuni commenti che mi fanno sorridere. Per carità se qualcuno non gradisce N’Albero non sarò io certo a fargli cambiare idea, però a quelli che criticano forma e materiali vorrei solo domandare: ma come doveva essere fatta una struttura provvisoria alta 40 metri che all’interno contiene uffici, ristoranti, negozi e terrazze panoramiche? Illuminato offre un colpo d’occhio eccezionale, si vede da Sorrento e da Capri, ma soprattutto incuriosisce. E’ stato costruito e realizzato da imprese tutte napoletane ed al Comune non è costato neanche un euro. Anzi il Comune da qui all’otto marzo incasserà il fitto per la concessione di terreno pubblico. Il primo piano è gratis e per accedere alle terrazze più in alto si pagano 8 euro. Alla Tour Effeil si mette mano al portafoglio volentieri, si affrontano code interminabili solo per avere la possibilità di salire nel punto più alto di Parigi e scattare delle foto meravigliose. Ora ci sarà anche qui a Napoli la possibilità di salire su una struttura di 40 metri e fotografare il panorama del golfo più bello del mondo. Proprio per questo motivo, ho già segnato i nomi di tutti quelli che hanno giudicato N’albero come un obbrobrio. Ecco le stesse persone sono pregate di non salirci fino all’otto marzo e non postare nessuna foto scattata dopo esserci andati. Anche io adoro gli eccessi e le iperboli, ma apprezzo anche chi sa mantenere una certa coerenza di pensiero. Quindi sappiate che vi osserverò fino a quando N’Albero non sarà smantellato…