diretta azzurra

Adesso è ufficiale e posso scriverlo anche qui. Non sarò più al timone di Diretta Azzurra quest’anno su Radio Kiss Kiss Italia. Sono stati tre anni bellissimi, ma durissimi. Ricordo ancora quando il nostro direttore Valter De Maggio mi comunicò che avrei condotto su Radio Kiss Kiss Italia lo studio centrale di tutte le partite del Napoli, era un’estate molto calda del 2013 e la radio aveva appena riacquistato i diritti in esclusiva del Napoli. Era il Napoli di Mazzarri che aveva appena conquistato la Champions. Il tecnico livornese e Cavani però avevano nel frattempo già salutato la compagnia. Benitez aveva appena firmato e stava nascendo un nuovo progetto in casa azzurra. Scelsero me e mi affiancarono Max Giannini. E così i piani alti di Radio Kiss Kiss coronarono un mio piccolo sogno: fare un programma con Max! Insieme a Giannini ho fatto un percorso incredibile e credo di aver imparato tanto, anche se sono consapevole che nonostante i suoi numerosi insegnamenti non potrò mai diventare bravo come lui. Ma provavo comunque a rubare il mestiere perchè mi piaceva il suo approccio leggero ad un argomento così serioso come il calcio. Fare informazione con il sorriso mi intrigava molto e così abbiamo dato questo taglio alla trasmissione. Spesso abbiamo anche esagerato e giustamente siamo stati riportati sui binari giusti. Bello lavorare anche con Carmine Martino, sempre puntuale e professionale. La nostra punta di diamante. Anche a Carmine, che solitamente indossa un abito istituzionale, abbiamo strappato più di una volta un sorriso. L’epopea del Napoli di Benitez è stata formativa, il Napoli con Rafa, tra le altre cose, ha portato a casa una Coppa Italia (anche se in un giorno tristissimo per il calcio) ed una SuperCoppa di Lega a Doha contro l’odiata Juventus in una vigilia di Natale che si è scaldata all’improvviso. E noi di Diretta Azzurra lo abbiamo raccontato.

Durante la parentesi Benitez avevamo alcuni paletti nel trasmettere le partite di Coppa, e con grande azzardo abbiamo pensato ad una formula nuova ed a mio modo di vedere rivoluzionaria rispetto all’evento sportivo raccontato in radio. “Il Salotto di Diretta Azzurra” è stata una intuizione di cui sono molto orgoglioso. Il format prevedeva la presenza in studio di tifosi e tifose del Napoli che per una notte diventavano opinionisti e commentavano live le gare di Coppa. Con Max istituimmo una sorta di ranking dei portafortuna. Se il Napoli avesse vinto si guadagnavano punti e così a suon di successi sono diventati ospiti quasi fissi Salvatore 9.8 da Masterchef, Franco Di Stasio, Anna Trieste, Jolanda De Rienzo, Veronica Riefolo, Violet e tanti altri amici che spiace non citare. Conservo di quelle trasmissioni un bellissimo ricordo. Lo spirito era quello di raccontare le gare del Napoli come se stessimo nel salotto di casa mia e lasciare spazio ai commenti in totale libertà. Spesso si divagava, ma sfido chiunque a non fare la stessa cosa quando si guarda una partita in compagnia.

Nella passata stagione, poi, c’è stata una piccola rivoluzione. Il mio compagno di ventura mi ha abbandonato. Max ora è una voce autorevole di Kiss Kiss Network e ne sono felice, ma la sua meritata promozione mi ha reso anche solo per un intero campionato. Il primo di Sarri sulla panchina del Napoli, quello del record di punti e del record di gol di Higuain. La stagione in cui Carmine Martino è stato affiancato da Paolo Del Genio. Mi piaceva agire alle spalle di due punte così forti. Mi sentivo come De Napoli quando suggeriva i passaggi a Maradona e Careca.

Stare davanti al prestigioso microfono di Radio Kiss Kiss Italia mi ha permesso di conoscere tantissime persone fantastiche. Enrico Napolitano e Peppe Mojito hanno condiviso con me infinite ore di diretta negli studi. Pasquale invece era il nostro angelo custode. Durante l’intervallo di ogni partita ci portava il caffè fatto con le sue sapienti manine per darci un po’ di conforto e calore. Ogni tanto ci portava anche generi di sostentamento perchè le dirette quando sono lunghe portano un certo appetito. Paolo del Discovery ci ha viziato per anni. Angelo Ozzella e Carlo Bottone lavoravano dietro le quinte e spesso mi piaceva punzecchiarli. Francesco Marciano e Diego De Luca sono amici e quindi non dovrei ringraziarli, ma dallo stadio erano sempre puntuali e preziosi con i loro collegamenti. Ecco mi mancherà lavorare con loro, ma allo stesso tempo sono contento di aver vissuto per tre anni al loro fianco. Sono stati tre anni che mi hanno arricchito e proprio per questo ringrazio l’azienda e faccio il mio più sincero in bocca al lupo a chi prenderà il mio posto…

Voglio ringraziare anche chi mi ha sopportato per tanto tempo, ovvero i nostri numerosissimi e fedeli ascoltatori. Il cammino è stato lungo ma loro mi sono sempre stati vicini. Nel primo anno di Benitez il Napoli ha giocato 53 partite, nel secondo 58 e nel primo di Sarri “solo” 48. Più di 150 gare raccontate insieme a voi. Abbiamo vissuto i lunghi prepartita ed i caldi postgara. I messaggi che mi mandavate mi hanno riempito il cuore. Le telefonate che arrivavano erano un piacevole confronto. Voglio ringraziare alcuni ascoltatori. Ne cito solo qualcuno nel tentativo fallimentare di ringraziarli tutti. Saluto Tommaso, il tifoso polemico, che telefonava solo quando il Napoli perdeva. Riusciva a prendere sempre la linea per primo e dopo i primi 10 secondi di analisi compassata perdeva letteralmente il controllo e sbraitava con la sua erre blesa cacciando i più coloriti improperi. Ringrazio gli amici della Multipla Grigia, gli amici del Club Napoli Ostia sempre presenti al San Paolo ed in diretta, gli amici di Oltrepizza instancabili ascoltatori ai quali facevamo compagnia mentre lavoravano. Fausto Politano che voleva ad ogni trasmissione un saluto in diretta come rituale scaramantico. Insomma sono stato bene, mi è piaciuto condividere con voi questa bella avventura, ne sono orgoglioso e mi piace ripeterlo. Scusatemi se cito solo alcuni di voi, ma credetemi è solo un modo simbolico per abbracciarvi tutti.

Avrei tanti episodi da raccontare. Durante le infinite ore di diretta ne sono capitate di tutti i colori. Ad esempio la seconda partita in assoluto che abbiamo trasmesso fu Chievo-Napoli. Salta il collegamento per qualche minuto ed io prendo la linea dallo studio. Pochi minuti nel tentativo improbo di sostituire Carmine Martino e dopo neanche 20 secondi Higuain piazza la sua prima zampata in Italia. Insomma mi tocca raccontare il primo gol in maglia azzurra di Gonzalo che nella foga soprannomino “Lo Sfregiato” visto che era appena reduce da un carpiato negli scogli del mare di Capri. Abbiamo raccontato la vittoria della Supercoppa di Doha, ed in studio ci siamo esaltati come i pazzi quando Rafael parò il rigore di Padoin. Nel web dovrebbero esserci ancora le tracce della nostra follia.

Però basta con i ricordi. Ora bisognerà guardare avanti. Cercherò di fare il mio lavoro con la stessa passione che ci ho messo in questa fruttuosa esperienza lavorativa. Però una cosa è certa: ogni volta che giocherà il Napoli accenderò la radio, metterò le mie cuffiette ed ascolterò dal primo all’ultimo minuto Diretta Azzurra!