Devo dire la verità del referendum di domenica prossima non me ne fregava un granché. Per non scrivere che me ne fregava meno di zero. Pensavo tra me e me: ma che cazzo 650 parlamentari alla Camera e 315 senatori non riescono a decidere su un quesito così tecnico come le trivellazioni? Ma che li paghiamo a fare se non riescono a mettersi d’accordo su una questione così facile?
Poi giustamente mi sono ricordato che il referendum non è sotto il controllo del Parlamento e che viene proposto da un gruppo di cittadini che raccolgono le firme per cercare di abrogare qualche legge che non reputano giusta. Quindi il referendum è un fatto molto democratico, forse troppo democratico per una Nazione come l’Italia che ultimamente è stata governata da tre Presidenti del Consiglio che non sono stati scelti dai cittadini. Quindi diciamo in maniera non troppo democratica. Si lo so che l’Italia è una Repubblica Parlamentare e che quindi per la nostra legge anche io potrei diventare il Premier se dovessi essere scelto dalla maggioranza dei suddetti parlamentari e non dalla maggioranza degli italiani in cabina elettorale. Però rimane il fatto che Monti, Letta e Renzi sono tre signori che sono spuntati dal nulla e rimane il fatto che sti 965 scienziati non mi hanno ancora scelto.
Non voglio fare ragionamenti politici, soprattutto se penso che fino ad ieri me ne fregavo del referendum, ma appena ho sentito che Renzi ha detto che sarebbe meglio non andare a votare ho deciso di informarmi. Perché mi dici di non andare? Perché proprio tu che sai che per questa consultazione lo Stato spende un sacco di quattrini per pagare chi lavora nei seggi mi dici che devo rimanere a casa? Mi sembra un totale controsenso, sento puzza di bruciato…
Voglio andare a Votare, non voglio che chi governa mi dica che votare è una cazzata, soprattutto se quello che me lo chiede non è stato votato da nessuno. Voglio scegliere. Non scriverò qui se metterò la crocetta sul SI o sul NO (che poi anche qui è da chiarire il meccanismo perverso che se scrivo sì voglio dire no e se scrivo no voglio dire sì). Ma voglio darvi solo un consiglio da amico: non vi fate infinocchiare, studiate che cosa sono ‘ste trivellazioni e che cosa siamo chiamati a decidere domenica 17 aprile! Avete una settimana di tempo per farlo. Ma andate a votare. La trivela per voi è quella cagata che faceva Quaresma quando giocava con l’Inter? Partiamo da un punto basso, molto basso, ma si può sempre risalire. Studiate e decidete. Almeno se lo dobbiamo prendere in quel posto lo avremo deciso in maniera democratica….