Non entro nel merito perchè a posteriori è sempre facile giudicare o trovare i colpevoli. Però l’ennesimo capitolo negativo che riguarda il Napoli Basket mi apre a tante riflessioni. Papalia, Cirillo, Minopoli, Balbi-Sambiase e chi più ne ha più ne metta certamente non hanno fatto fare una bella figura alla Napoli dei canestri. Allora visto che parlare male di questi personaggi è molto facile, non lo farò. Voglio invece esaltare due presidenti controversi, che invece ai miei occhi sono stati invece grandissimi condottieri.
Nicola De Piano e Mario Maione mi hanno fatto arricreare. Hanno portato a Napoli campioni assoluti, ci hanno messo cuore e soldi e soprattutto ci hanno fatto godere di uno spettacolo per palati sopraffini. Il Napoli Basket di Nicola De Piano non ha vinto nulla, a stento ha partecipato ai play off in rarissime occasioni, ma ha avuto il grande merito di trascinarmi al palazzetto. Il Mario Argento era la mia casa, molto di più de San Paolo dove a quei tempi predicava Maradona. I primi approcci ci furono con Mark Simpson, poi però l’amore vero e proprio scoppiò con Walter Berry. Che giocatore ragazzi! Per me il più forte nella storia del basket a Napoli. Giudizio parziale e personalissimo, quindi ai sapientoni che mi leggono dico: potete scrivere quello che volete ed indicarmi tutti i nomi che volete, ma per me Walter Berry numero uno! Sempre nell’era De Piano sono passati anche campioni del calibro di Alex English, Mike Mitchell e Zdravko Radulovic tanto per citarne solo alcuni…
Invece Mario Maione ci ha fatto godere a Forlì, ci ha fatto assaporare una semifinale scudetto, ci ha portato in Eurolega e ci ha fatto competere ogni anno, in Italia ed in Europa, quando il basket contava davvero. Sedevamo stabilmente al tavolo delle grandi e vincevamo a Napoli, dove tutto è più difficile, ma tutto più bello. Due motti che ci hanno accompagnato per tutto il percorso. Le emozioni vissute dal 2001 al 2008 sono impagabili. Henry Williams, Mike Penberthy, Dontae Jones, LaMarr Greer, John Turner, Oscar Torres, Bennett Davison, Jerome Allen, Jeff Trapagner per poi arrivare a quell’epopea fantastica di Lynn Greer, Michel Morandais ed Ansu Sesay. Grazie Maione anche per i due scugnizzi Mimmo Morena, che ieri ho visto a Made in Sud, e Valerio Spinelli, che forse meritava più del capitano la vetrina di RaiDue per le sue grandi massime di vita!
Insomma non piangiamo per l’ennesima fine del Napoli Basket e dei suoi derivati, ma gioiamo per le emozioni che ci ha trasmesso questo sport giocato per un periodo breve ma intenso in questa città!