È stato bello, finché è durato. Andare ai play off sarebbe stato il coronamento perfetto ad una stagione di rinascita, ma sul più bello la Gevi si è fermata. La Coppa Italia ha regalato molto, anzi moltissimo, ma ha anche tolto energia ad una squadra che è arrivata in riserva nell’ultimo terzo del cammino. Hanno provato a spingere sull’acceleratore, non c’era più benzina e gli ultimi risultati lo testimoniano.

La sconfitta contro Trento ha solo messo il marchio notarile ad una situazione che era sotto gli occhi di tutti. La Gevi ci ha provato ma semplicemente non ne aveva più. Un grazie enorme a questi ragazzi, un primo step notevole di questo nuovo ciclo targato NapoliBasket che meno di un anno fa ha ristrutturato i quadri dirigenziali. Ora c’è tempo per riprogrammare partendo dalle cose buone provando invece a cambiare quello che non ha funzionato.

Mancano ancora due partite, anche se inutili e bisogna prendersi tutto quello che di buono arriverà. Un applauso grandissimo lo merita il pubblico che durante tutta la stagione è stato straordinario. Uno spettacolo nello spettacolo. Venire al palazzetto era una gioia ed una tortura piacevole alle orecchie. I decibel sempre altissimi; guardare gli spalti era una goduria.

L’atmosfera che si respirava in tutta la Fruit Village Arena un valore aggiunto e credo che questo tesoro non vada disperso. Bisognerà chiudere bene la stagione, salutare chi andrà via e non trattenere oltre misura chi non accetterà la proposta della Gevi. La dirigenza ha le spalle larghe per poter riprogettare e riorganizzare la squadra anche per la prossima stagione. La società è ambiziosa, il pubblico merita e l’appetito vien mangiando…