La salvezza del NapoliBasket è un traguardo da festeggiare. La serie A è un palcoscenico prezioso e restarci dopo una clamorosa rincorsa è stato emozionante. Tre vittorie nelle ultime tre. Cinque nelle ultime otto. Ad inizio aprile la Gevi sembrava spacciata. Poi qualcosa è cambiato. Una squadra fatta di uomini veri che si è compattata ed ha gettato il cuore oltre l’ostacolo.
Su tutti Stewart e Williams che sono stati bravi a trasmettere ai compagni questa grande voglia di compiere un’impresa eroica. Ognuno a modo suo. JaCorey con la sua energia pura. Spesso è stato criticato, poi si scopre che è il quarto nella classifica dei rimbalzi e viene eletto anche miglior pivot della serie A. Elijah invece si è fatto trovare pronto ed i suoi numeri da aprile in poi sono stati pazzeschi. MVP gridava il popolo del Palabarbuto per un giocatore imperscrutabile dal punto di vista caratteriale ma prezioso in entrambe le parti del campo. Sua la giocata salvastagione con la stoppata ad Anderson della Tezenis.

Mi è piaciuto anche essere parte della festa che si è tenuta al PalaBarbuto giovedì sera. Un tributo al popolo del basket che aveva voglia di salutare la squadra. Nessun trionfalismo, ma un abbraccio. Un sospiro di sollievo tirato complessivamente da tutti quelli che avevano a cuore le sorti del NapoliBasket. La grande voglia di essere anche l’anno prossimo sugli spalti per sostenere ancora la Gevi. Adesso bisognerà guardare a quello che succederà domani. Con fiducia. Sperando che la salvezza non arrivi all’ultima giornata di campionato com’è accaduto negli ultimi due anni. I presupposti sono buoni, ma il lavoro per migliorarsi è appena cominciato…
