The Bad Guy è un piccolo gioiello. Una miniserie di 6 puntate sulla piattaforma Prime che cattura l’attenzione creando dipendenza. Qualità altissima, cast di grande livello, montaggio curato in maniera certosina. Senza spoilerare diciamo immediatamente che la seconda stagione è necessaria. Sperando ovviamente che sia all’altezza della prima. La serie creata e scritta da Ludovica Rampoldi, Davide Serino e Giuseppe G. Stasi e diretta da Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi è una vera perla, in cui si alternano e si confondono adrenalina e ironia, dramma e azione, amore e vendetta.
Nino Scotellaro (Luigi Lo Cascio), viene accusato ingiustamente di essere colluso con il boss di Cosa Nostra Mariano Suro (Antonio Catania), responsabile della morte di un magistrato e padre di sua moglie Luvi Bray (Claudia Pandolfi). Dopo un’imprevista fuga dalla detenzione, Scotellaro deciderà di trovare giustizia nutrendosi del sentimento della vendetta. Sublime la colonna sonora che spazia da Mina agli Swans, passando per Battiato e Santana, con un cameo in video anche della coppia Colapesce-Dimartino.
L’alter ego di Nino Scotellaro è uno dei personaggi meglio riusciti dalla sceneggiatura degli ultimi anni. Balduccio Remora è un mafioso figo, con il senso della giustizia e della misura. The Bad Guy racconta la mafia in maniera surreale, ma accattivante. Innanzitutto colpisce l’originalità della storia. Senza accorgersene ci si ritrova a parteggiare per un criminale, per quanto sui generis, confortati dal fatto che il criminale in questione conserva comunque la morale e l’etica della sua vita precedente. Assolutamente da non perdere, possibilmente serie da divorare con una maratona. Voto 9.