Come Rocky. Nella città di Rocky. Senza pugilato. Ma con il basket. Philadelphia, la città dell’amore fraterno. La salita e non la scalinata. Un perdente che viene dal niente e si trova nel mondo del professionismo. Il training per arrivare pronto all’appuntamento della vita. L’antagonista, i buoni ed i cattivi che si fronteggiano. Sembra un drama sportivo già visto, ma non lo è. Hustle ha qualche elemento in più. Un Rocky versione basket. Affascinante. È un film sportivo sorprendentemente riuscito che vuole essere qualcosa di più di un film sportivo sorprendentemente riuscito. Disponibile da giugno su Netflix e prodotto anche da LeBron James Hustle merita di essere visto anche da chi non ci capisce niente di pallacanestro. Uno sport-drama diretto da Jeremiah Zagar ambientato nel mondo del basket a stelle e strisce con un convincete Adam Sandler che interpreta Stanley Sugarman scout dei Sixers che trova in un playground spagnolo un diamante grezzo come Bo Cruz (a interpretarlo c’è il Juancho Hernangómez, giocatore professionista passato anche da Boston e dagli Utah Jazz) che vuole introdurre nel mondo del professionismo Nba.

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Raffinata la colonna sonora che cavalca i canoni epici ed emozionali legati allo sport ed al riscatto. Il mondo in cui è ambientato Hustle ha una forte matrice realistica, con giocatori e allenatori della NBA che appaiono spesso sulla scena. Infatti ci sono parti e camei di numerosi players, allenatori, e personalità reali del mondo NBA. Da Tobias Harris a Dirk Nowitzki, da Luka Dončić a Shaquille O’Neal, fino a numerosi altri elementi dei Philadelphia 76ers. Anthony Edwards è Kermit Wilks e Moe Wagner è il volto di Haas. Difficile fare l’elenco completo. Da Dr. J, a Marjanovic, Kenny Smith interpreta l’agente sportivo Leon Rich. Poi ci sono Matisse Thybulle, Tyrese Maxey, Seth Curry, Doc RiversKyle Lowry, Brad Stevens, Jay Wright, Jordan Clarkson, Trae Young, Aaron Gordon, Mark Jackson, Allen Iverson, Tim Young, Mike James, Leandro Barbosa, Mark Cuban, Emeka Okafor, Charles Barkley, Ernie Johnson, Pat Croce, Maurice Cheeks, Aaron McKie, Khris Middleton, Lonnie Cooper, Sergio Scariolo, José Calderón, Willy Hernangómez, Felipe Reyes.

Hustle è scritto bene ed anche se alle volte è troppo manieristico riesce a trasmettere quella tensione giusta. Sandler è bravo ed è il valore aggiunto della pellicola. Anche il finale non è scontato e questo è interessante sul piano narrativo. I fantasmi del passato che ritornano, i demoni che si ripresentano sono all’ordine del giorno nelle nostre vite ed anche in quelle dei protagonisti. Un canestro, una difesa, una reazione, l’allenamento sono la metafora della nostra esistenza. Non sempre si può vincere, ma bisogna allenarsi per arrivare nella migliore condizione possibile alla partita decisiva. Poi il risultato finale è ininfluente, quello che conta è solo il modo in cui ci si prepara e si affronta l’avversario.