Differenze tra Squid Game e Gomorra? Poche. Purtroppo. L’ultima serie di Gomorra al momento è stata una delusione. Mi aspettavo di più ma capisco anche che è difficile portare avanti cinque serie con la stessa intensità. Ovviamente le prime due erano di livello altissimo, mentre le altre tre si sono un po’ trascinate. La resurrezione di Ciro è stata un brutto colpo. Vabbè che è immortale, ma non si può farlo tornare in vita in una narrazione che vuole essere realistica. Genny che va a Riga a trovare il suo amiconemico e bacchetta Ciro per comportamenti non eticamente giusti in nome di un’amicizia abbastanza discutibile è un artifizio narrativo poco credibile. Ciro – giusto per la cronaca – gli ha ucciso il padre e la madre e Genny, che gli ha trucidato quasi tutti gli amici, perché parla di tradimento e sentimenti feriti? Questa incoerenza narrativa mi ha creato disagio. Un peccato perché regia, fotografia e colonna sonora sono sempre eccellenti. Poi ci sono i morti. Troppi morti. Quanti ce ne saranno stati in 5 serie? Raffiche di mitra, pistole con il colpo sempre in canna, spietati killer che eseguono gli ordini dei capi acriticamente. Strategie, alleanze che si creano, alleanze che si rompono, mind game, istinto di sopravvivenza, inganni, bugie, risentimento, vendetta. Insomma Gomorra ha gli stessi ingredienti di Squid Game, solo che alla fine non c’è il montepremi. Il finale? L’impressione è che anche in Gomorra ne resterà uno solo. Da stabilire solo se sarà Ciro o Genny.
Alla fine Gomorra è solo uno Squid Game senza montepremi
