traffico

Tutti si lamentano di come non funziona la scuola. Gli alunni non studiano e non hanno rispetto per i professori, gli alunni si lamentano che gli insegnanti non usano metodologie moderne, i dirigenti scolastici si lamentano che non ci sono i fondi per avviare i progetti e per assumere nuovi insegnanti per rendere migliore l’insegnamento. Chi lavora in segreteria dice che i criteri di catalogazione ed omologazione sono obsoleti. Renzi, invece smentisce tutti e va controcorrente sulla questione. Il nostro premier dice che va tutto bene, perchè se prima c’era una scuola che versava in condizioni disastrose, lui ha assunto tanti precari facendogli scegliere in mezza giornata se lavorare in Culonia o rinunciare per sempre al diritto acquisito nelle graduatorie. Prima del suo arrivo la scuola faceva cagare, ora che ha preso in mano la situazione ci ha piazzato un hashtag davanti, come fanno i giovani, ha accompagnato la parola con un bell’aggettivo e finalmente tutto si è risolto. La sua #buonascuola si è trasformata in una figata, ed anche se gli istituti se ne cadono a pezzi e se tutti si lamentano, l’importante è cambiare il nome e la percezione della realtà magicamente è cambiata.

Però nonostante questo tentativo disperato di Renzi se tutta l’Italia pensa che la nostra scuola fa schifo così com’è e visto che fatalmente questo stato di cose non si può cambiare lancio in questo mio spazio una proposta rivoluzionaria. Chiudiamole tutte, senza se e senza ma. Sigilli a tutte le scuole d’Italia, tutte senza distinzioni. Avete notato che a Napoli la mattina da almeno 10 giorni non c’è più traffico? Ecco da quando si sono chiuse le scuole non c’è più traffico e questo ha del miracoloso in questa città con una delle più grandi densità abitative d’Europa. Questo stato di pace durerà almeno fino a metà settembre. Da 10 giorni non ci sono più in giro genitori ansiogeni che lasciano la macchina a cazzo di cane lungo le strade perchè devono accompagnare fino a dentro l’istituto i propri figlioletti impenitenti, i professori possono entrare con calma, sveglia più tardi e non si affollano sulle strade verso le 8.00 del mattino. Insomma visto che il problema della scuola è endemico e nessuno vuole risolverlo in maniera reale, chiudiamole proprio le scuole. Così almeno non avremo più strade e tangenziali intasate dall’esercito di macchine che il sistema scuola produce ogni mattina. Resteremo nell’ignoranza, ma almeno tutti arriveremo puntuali a lavoro. E mai come in quest’occasione potremo esclamare goduriosi la famosa massima: beata ignoranza!