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Caro Saviano lo so che non mi hai voluto dare ragione, anche se mi sarebbe piaciuto tanto che l’avessi fatto. Torno a parlare di Gomorra a distanza di una settimana dopo le polemiche che ha suscitato il mio ultimo articolo. Era impossibile che nella narrazione di una serie come Gomorra potesse mancare un elemento importantissimo come la presenza delle forze dell’ordine. Otto puntate senza neanche una volante ed un posto di blocco non erano verosimili. Nelle ultime due puntate invece hai fatto quello che era normale e scontato. Hai inserito la polizia che anche e solo come elemento di contorno è diventata funzionale alla tua storia di criminalità urbana. Elementi positivi in un contesto di totale malvagità. Potevi anche inserire la corruzione e non l’hai fatto. Hai narrato la parte buona dello Stato che fa il suo dovere. Marinella si consegna al Commissariato, Lelluccio viene salvato dalla polizia, Scianel viene arrestata dopo che le controllano i documenti falsi. Ecco quello che intendevo con il mio precedente intervento. Le forze dell’ordine ci dovevano stare altrimenti Gomorra era solo una storia di criminali e non uno spaccato della realtà napoletana dove regna il malaffare. Ti sei redento e per questo mi rallegro. Il male non può indurre a fenomeni di emulazione: questo è il messaggio principale della serie. Chi entra nel vortice fa una brutta fine, non ci sono personaggi da imitare perché tutti faranno una brutta fine. Ed in questo contesto generale metterci anche la polizia non era una stronzata. Bravo Robè, come si dice da questa parte del globo meglio tardi che mai…