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Ranieri mi è sempre piaciuto. Come allenatore e come uomo. Non so perchè, ma è così da una vita. Non male questo giovane allenatore che dopo aver portato il Cagliari in serie A approdava a Napoli voluto da Ferlaino proprio per rilanciare gli azzurri nel dopo Maradona. Eccolo il destino di Ranieri: approdare nei grandi club sempre un attimo prima o un attimo dopo. Ranieri è una brava persona, dai sani principi. Ovunque va cita sempre quel mitico Catanzaro come paradigma. Il Catanzaro di Gianni Di Marzio e di Palanca. Quella squadra è stata la sua stella polare, girovagava in lungo ed in largo, tra tempeste e mari perigliosi portando spesso la barca in porto proprio avendo lo stesso riferimento. Quel mitico Catanzaro. Allena la Juve ed in conferenza stampa paragona Del Piero a Palanca. Ed apriti cielo. Vince il titolo a Leicester e paragona lo spirito di quel gruppo al suo Catanzaro. Ma cosa aveva quel Catanzaro di tanto speciale? La magia… C’erano giocatori ed uomini complementari. Stavano bene insieme e da compagni di squadra sono diventati amici. Tanto amici che quei giovani calciatori si frequentano ancora oggi con le rispettive famiglie. Il calcio ha donato tanto a quei ragazzi, ma nessuno è diventato “qualcuno”. Nessuno tranne Claudio Ranieri da Testaccio, anche se a Testaccio ha vissuto pochissimo. Ranieri continua a frequentare quegli amici anche se ora lui è Sir Claudio Ranieri. Continua a frequentarli anche se nel frattempo era diventato uno dei migliori allenatori del mondo. Ranieri è l’emblema della normalità. La normalità in un mondo che non ha nulla di normale. Ranieri è un bel simbolo. Ranieri è come noi. Ranieri è come noi perchè anche nella nostra  vita noi viviamo dei successi, ma sono più frequenti gli insuccessi. Ranieri ha fatto tante volte buon viso a cattivo gioco, come noi nel nostro ambito lavorativo. Ranieri non è il più bravo, ma si impegna per essere alla pari dei suoi colleghi più blasonati. Ranieri non è più giovane, ma sa che ancora può dare molto e non si arrende, sta al gioco, anche se i colleghi più giovani guadagnano di più e sono più arroganti. Ranieri sorride anche quando lo prendono in giro. Non manda affanculo, ma sorride. Sorride come noi che godiamo per questo suo meritato successo, godiamo e basta, senza mandare affanculo nessuno anche se in molti lo meriterebbero…