La situazione nella Striscia di Gaza continua a essere al centro dell’attenzione internazionale. Bombardamenti, vittime civili e condizioni di vita disumane hanno riacceso il dibattito su ciò che molti definiscono un vero e proprio genocidio del popolo palestinese. Tanti intellettuali e attivisti hanno preso posizione, ma a sorprendere sono state due voci inaspettate, provenienti dal mondo dello spettacolo: Enzo Iacchetti e Pif.
Enzo Iacchetti: la dignità della vita oltre le bandiere
Enzo Iacchetti non ha esitato a denunciare apertamente l’ingiustizia. La sua osservazione è stata semplice ma potente: ogni vita umana ha lo stesso valore, indipendentemente da nazionalità o religione. In un clima in cui spesso domina la paura di esporsi, le sue parole hanno colpito per la loro schiettezza e umanità. Nella trasmissione di Rete4 è sempre CartaBianca – perdendo qualsiasi tipo di aplomb e di contegno – Iacchetti ha vomitato tutta la sua indignazione. La sua presa di posizione ha scosso tantissime persone che erano ancora dormienti sulla guerra in Palestina. Il battibecco con Eyal Mizrhai si è acceso con toni forti e questo uscire dai binari classici del talk televisivo è arrivato forte a chi ha osservato il dibattito.
Pif: lo sguardo critico che smaschera le contraddizioni
Pierfrancesco Diliberto, meglio conosciuto come Pif, ha affrontato il tema con la sua consueta lucidità. Il regista e conduttore ha puntato il dito contro le contraddizioni di governi e opinioni pubbliche che, pur indignandosi a parole, spesso rimangono immobili davanti alla sofferenza di Gaza. Il suo intervento è stato un richiamo alla responsabilità morale, ricordando che la neutralità di fronte all’ingiustizia equivale a complicità. La sua provocazione, il suo tono serioso, ed il suo modo di affrontare la questione attraverso il paradosso ha colpito. Quel suo Bombardiamo la Sicilia e la Campania per sconfiggere Mafia e Camorra non ha lasciato indifferenti.
Le parole di Enzo Iacchetti e Pif ci ricordano che, davanti a tragedie come quella di Gaza, il silenzio non è un’opzione. Ogni voce conta, soprattutto quando riesce a rompere l’indifferenza e a riportare l’attenzione sul valore della vita umana.