C’era un sogno che pulsava nel cuore di milioni di italiani, ed è diventato realtà: l’Italvolley femminile è campione del mondo! Un trionfo che profuma di storia, di sacrificio e di orgoglio nazionale. A guidare questa impresa, il Maestro Julio Velasco, che ha saputo trasformare un gruppo di ragazze straordinarie in un’orchestra perfetta. L’Italia femminile della pallavolo torna sul tetto del mondo conquistando l’oro mondiale dopo 23 anni, l’ultima volta fu a Berlino nel 2002 . Un trionfo che testimonia la grandezza di un ciclo irripetibile. La sfida finale contro la Turchia è stata un’autentica battaglia sportiva, decisa al tie-break dopo cinque set vibranti (25-23, 13-25, 26-24, 19-25, 15-8) . Le Azzurre hanno dimostrato carattere, ritmo e concentrazione nei momenti più difficili. uando la potenza di Vargas sembrava piegare le speranze azzurre, ecco la risposta: la grinta di Sylla, i muri di Fahr e Danesi, la regia lucida di Orro e, soprattutto, la stella Paola Egonu, capace di infiammare il campo con i suoi colpi da fuoriclasse. Questa non è solo una vittoria. È l’apice di un percorso iniziato con il ritorno di Velasco in panchina, fatto di lavoro silenzioso, disciplina e passione.
Dalla Nations League all’oro olimpico di Parigi, fino a questo Mondiale: le Azzurre hanno costruito un ciclo irripetibile, inanellando vittorie come perle preziose in una collana destinata a brillare per sempre.

L’Italvolley femminile arriva a quota 36 vittorie consecutive, un dominio costruito con sacrificio e talento: due Nations League, l’oro olimpico a Parigi e ora l’oro mondiale. Alla Nazionale sono stati assegnati premi individuali: miglior palleggiatrice (Orro), miglior centrale (Danesi) e miglior libero (De Gennaro). E il Presidente Mattarella ha già annunciato: invito al Quirinale per festeggiare un successo che rimarrà nella storia dello sport italiano. La festa azzurra è la festa di un Paese intero. Le ragazze della pallavolo hanno regalato all’Italia un’immagine limpida, potente e luminosa: quella di un gruppo unito, capace di trasformare i sogni in realtà. Il loro urlo di gioia, al termine della finale, è diventato l’urlo di tutti noi. E mentre il Quirinale già le attende per celebrare questo capolavoro, noi tifosi possiamo solo dire: grazie. Per averci fatto sognare, per averci fatto piangere di emozione, per averci fatto sentire fieri di essere italiani. Questo Mondiale è un traguardo, ma anche una nuova partenza. Perché se il presente è d’oro, il futuro non può che brillare. E queste ragazze ci hanno insegnato una cosa: con cuore, talento e spirito di squadra, nulla è impossibile.