È andata così. Un giudizio globale sulla stagione della Gevi deve essere positivo. Però la seconda parte della stagione apre riflessioni profonde ed argomenti che verranno sicuramente toccati in società.

La sconfitta di Reggio Emilia mette il timbro notarile all’esclusione dalla post season della squadra di Milicic. A dirla tutta i play off sarebbero stati anche immeritati per i valori visti in campo soprattutto nel girone di ritorno. Napoli ha dimostrato di avere rotazioni ridotte all’osso. L’involuzione di giocatori come Zubcic e Brown non ha permesso nessun tipo di rimonta in questo rush finale della stagione. La Gevi si è mostrata fragile, corta ed in riserva.

Ne manca ancora una, domenica prossima alla Fruit Village Arena verrà Scafati e la stagione si concluderà con il derby campano. Due squadre vicine che anche in questa stagione hanno mantenuto la categoria. Visto il grande equilibrio che vige nella nostra serie A non era per nulla scontato.

Ora Napoli ha il tempo di progettare e programmare il futuro. Ogni scelta che verrà fatta dovrà essere ponderata. Ripartire dagli errori commessi e dalle scelte che non si sono rivelate giuste. La struttura piramidale e gerarchica con comparti ben delimitati e comunicanti permette una organizzazione seria. I tre soci sono appassionati, hanno entusiasmo e soprattutto voglia di migliorarsi. Ora però verranno settimane difficili, bisognerà sporcarsi le mani e fare scelte, alcune anche dolorose.

L’importante sarà trattenere o portare a Napoli giocatori che sono fortemente motivati e capaci di migliorare quello che abbiamo visto in questa stagione, ovviamente al netto della conquista della Coppa Italia che è stato un vero e proprio miracolo sportivo. Ma anche salutare chi ha dato il proprio contributo e non è congeniale al prossimo step della Gevi