Hanno Ucciso l’Uomo RagnoLa leggendaria storia degli 883 è una serie Tv SkyNowTv che ci riporta direttamente negli anni ’90. L’epica della musica in un perido d’oro della nostra gioventù. Sydney Sibilia è bravissimo a ricreare quelle atmosfere e ci racconta la storia di Max e Mauro ai primordi della loro carriera artistica. Un decennio fatto di sogni e disillusioni ricordato con nostalgia da un regista sensibile ed attento a questo salto nel tempo. La storia di due giovani che hanno un sogno, lo tengono lì, e senza neache crederci più di tanto lo realizzano. Pezzali e Repetto sono due ragazzi della provincia, Pavia il loro centro di gravità permanente. Fanno musica con ingenuità e senza mezzi. Raccontano la loro quotidianità e le loro sfighe. Ed hanno successo. Colorati da quella fotografia saturata, tavolozza di colori vividi e accesi, vero marchio di fabbrica dello stile di Sydney Sibilia.

Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli sono bravi trasportarci in quelle atmosfere vissute da Max Pezzali e Mauro Repetto. Una semplice storia di due ragazzi qualunque di provincia e il loro sogno di fare musica. E forse è qui che si nasconde il successo degli 883 e della serie di Sibilia. La sceneggiatura non è mai banale. I personaggi sono caratterizzati dal punto di vista psicologico. Un duo atipico, caratteri distonanti che stanno insieme non per forza di attrazione ma per inedia. Un duo musicale che non ha senso di esistere, ma che si forma in uno scantinato di periferia e grazie a Claudio Cecchetto e Pierpaolo Peroni diventa realtà. Uno canta e l’altro balla. Nessuno dei due suona. Non me la menare, Jolly Blu, Hanno Ucciso l’uomo ragno. Hit del primo disco che rendono storia la loro carriera. Poi arriva Come mai, il primo lento, dedicato a Silvia. Bellissimo. E Mauro però come la balla?