Premesso che ho apprezzato molto il fatto che Geolier a caldo non abbia fatto polemiche, devo dire che il meccanismo concertato per attribuire la vittoria delle ultime edizioni di Sanremo era molto sbilanciato e discutibile. Creato apposta per alimentare polemiche. Si è sempre dato l’illusione al pubblico di contare qualcosa mentre alla fine a decidere è la sempre faziosissima Sala Stampa e la Giuria formata da chi lavora in radio. Una scelta consapevole che ha portato Amadeus nei 5 anni di direzione artistica a privilegiare brani ad alta orecchiabilità adatti per la fruizione radiofonica ed in streaming.

A Geolier è stata “rubata” la vittoria? Aveva una fanbase aguerrita, numeri pazzeschi ed era giusto che avesse il forte supporto popolare. Ma numeri enormi li avevano anche Annalisa ed Angelina. Non è un caso quindi che il podio è stato quello abbastanza scontato che si poteva prevedere ad inizio kermesse. I giurati radiofonici si esprimevano da casa mentre quelli della sala stampa erano presenti a Sanremo e vivevano in simbiosi 24 ore al giorno. La possibilità di coalizzarsi era altissima, com’è già avvenuto in passato. I video che postano con molta imperizia gli stessi giurati sulle atmosfere che si vivono all’interno del capannone sono raccapriccianti. Ad Ultimo staranno fischiando le orecchie in queste ore. Lui però nel 2019 non riuscì a trattenersi per quello che aveva subito per tutta la durata della manifestazione ed andò in escandescenza, scavalcato sul rush finale da Mahmood sempre a causa di voti coalizzati della Sala Stampa. Geolier si è dimostrato molto più maturo e centrato. 34% Televoto, 33% Sala Stampa, 33% Giuria Radio. I giurati radiofonici vengono scelti dall’organizzazione di Sanremo e votano da casa su una piattaforma. La Sala Stampa invece è formata da colleghi che vanno a Sanremo e si accreditano presso l’organizzazione che non fa molta selezione in base alle testate di appartenenza. Qualcuno è inviato e pagato dagli editori a cui prestano servizio. Altri invece sono simpatici uditori che vanno lì per avere un po’ di visibilità e per fare un’esperienza di vita, spesso avendo come titolo il solo tesserino da pubblicista. Basta vedere la lista degli accreditati ed il livello delle domande in conferenza durante la settimana sanremese per capire di cosa parlo .

Detto questo adesso bisogna guardare avanti e capire a chi sarà affidato il Festival nella prossima stagione. Un nome mi permetto di suggerirlo. L’unico che potrebbe rimpiazzare Amadeus senza farlo rimpiangere. Alessandro Cattelan mi sembra pronto per la successione. Ha tutto: esperienza, orecchio musicale, competenza, i giusti agganci e soprattutto è già sotto contratto con la RAI.